Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle, come è noto, hanno trovato un accordo politico per formare una nuova maggioranza e sostenere il governo appena nominato e presieduto da Giuseppe Conte. Il voto della piattaforma Rosseau ha levato d'impaccio i dirigenti pentastellati rispetto alla direzione Politica da intraprendere nello sviluppare un'intesa con i dem. C'è chi, tuttavia, come Gianluigi Paragone, senatore grillino, ha già annunciato il fatto che esprimerà voto negativo quando il nuovo esecutivo dovrà ricevere la fiducia a Palazzo Madama.

Un'eventualità che diventa necessariamente da seguire nel momento in cui, come avvenuto, l'ex conduttore televisivo annuncia che potrebbe non essere il solo ad essere pronto ad una presa di posizione di questo tipo.

Solo il 36% dei cittadini sta con il governo giallorosso

Paragone, attraverso il suo profilo Facebook, ha condiviso un link tratto dal The Huffington Post in cui viene messo in evidenza che l'attuale esecutivo non riscuote grande gradimento in seno all'elettorato. Il sondaggio di Paglioncelli pone in evidenza il dato secondo cui solo il 36% degli italiani, ad oggi, avrebbe espresso parere positivo nei confronti dell'esecutivo giallorosso. A corredo della condivisione fornisce un commento che, come detto, potrebbe far discutere.

"Secondo me - ha evidenziato - potrei non essere più solo nel gruppo del Senato del Movimento Cinque Stelle ad avere capito che il Conte 2 è un'operazione contro i cittadini".

Per Paragone governo a rischio nel lungo periodo

Al di là, però di quello che è stato il post, Paragone in alcune dichiarazioni rilasciate al sito affaritaliani.it non è sceso nel dettaglio di ciò che potrebbe accadere, ma ha espresso concetti sibilline che aprono spunti di riflessione.

Fa effetto, ad esempio, leggere che secondo il senatore "da qui a martedì la strada è lunga". Paragone ha detto di non sapere se le prospettive siano tali da far crescere il sospetto che, almeno al Senato, il governo di Conte possa clamorosamente mancare il raggiungimento della fiducia. Il dato, però, che mette in evidenza è che all'interno dei senatori del Movimento Cinque Stelle pare esista un malessere crescente.

Secondo Paragone, invece, è assai probabile che alla lunga questi malumori finiscano per mettere a rischio il governo. A suo avviso nel lungo periodo "usciranno tutte le difficoltà dopo che verrà comunicata la lista con i sottosegretari e gli altri posti di governo. Lì si - conclude - che si capirà il metodo".

La settimana che sta per iniziare resta quella in cui l'esecutivo dovrà ricevere la fiducia ed i ministri potranno iniziare a lavorare a pieno regime.