Lunedì 9 settembre è il giorno del voto di fiducia al governo M5S-Pd da parte dell’aula di Montecitorio. Per l’occasione, come da prassi istituzionale, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha tenuto un discorso di fronte ai deputati della Repubblica. Un intervento record, durato circa 30 minuti, in cui Conte ha illustrato il programma del suo nuovo esecutivo in cui il Pd ha sostituito la Lega dopo la crisi provocata dal suo leader Matteo Salvini. Fuori dal palazzo, intanto, in piazza Montecitorio, Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia ha indetto una manifestazione di protesta contro il Conte Due a cui ha preso parte anche il capitano leghista.

Circondati da una folla in delirio, i capi dell’opposizione al nuovo governo hanno intonato il grido “elezioni subito”. Quasi simultaneamente, però, anche all’interno della Camera i deputati della Lega si sono abbandonati allo stesso coro da stadio (“elezioni, elezioni”), interrompendo il discorso di Conte e facendo infuriare il Presidente dell’aula Roberto Fico.

Il discorso di Giuseppe Conte alla Camera interrotto dai leghisti

Giuseppe Conte è immerso nel pieno del discorso che sta pronunciando di fronte ad una gremita aula di Montecitorio nel giorno del voto di fiducia a cui il suo governo dovrà sottoporsi. “...una sobrietà che mi auguro possa risultare contagiosa - dichiara orgogliosamente facendo riferimento all’esecutivo M5S-Pd che si appresta a guidare da Palazzo Chigi - per orientare positivamente anche i comportamenti di tutti i cittadini, a iniziare da un uso responsabile dei social network che non di rado diventano ricettacolo di espressioni ingiuriose e di aggressioni verbali...”.

A quel punto però, mentre dai banchi della maggioranza partono dei timidi applausi, da quelli dell’opposizione inizia a montare un frastuono provocato da centinaia di mani che battono sugli scranni. “Elezioni, elezioni, elezioni”, cominciano a gridare a squarciagola i deputati della Lega, sommergendo di fatto gli applausi degli avversari per Conte.

“Colleghi vi richiamo all’ordine - è costretto ad intervenire a quel punto il Presidente della Camera Roberto Fico per cercare di calmare gli animi - dobbiamo far concludere, andiamo avanti”. Attimi di tensione, poi Fico ribadisce: “Facciamo concludere il Presidente del Consiglio prego, un po’ di silenzio”.

‘Bagno di folla’ per Salvini e Meloni

Insomma, un siparietto poco istituzionale che non deve aver fatto per nulla piacere a Giuseppe Conte il quale, comunque, decide di rimanere in silenzio mentre i parlamentari della Lega mettono in scena la loro ‘ammuina’. Fatto sta che l’atteggiamento di totale contrapposizione mostrato dai seguaci di Matteo Salvini in Parlamento, rispecchia in pieno il sentimento del ‘popolo sovranista’ riunito nella antistante piazza Montecitorio. Salvini e Meloni, infatti, come racconta persino l’Ansa, vengono sommersi dal “bagno di folla” dei loro sostenitori che chiedono a gran voce al capitano di “non mollare”.