Santiago Abascal è il giovane leader del partito spagnolo Vox, descritto come sovranista, euro-scettico, anti-immigrazionista e anti-globalizzazione. Poco conosciuto al grande pubblico italiano, Abascal recentemente è stato protagonista di un intervento molto applaudito dal palco di Atreju, la festa dei giovani di Fratelli d’Italia tenutasi all’isola Tiberina di Roma. Ospite di Giorgia Meloni, il sovranista di origini basche ha spaziato su vari argomenti. Dalla lotta contro le “oligarchie politiche ed economiche” egemoni attualmente in Europa, alla necessaria preservazione della “civiltà europea” dall’invasione di altre culture.

Inevitabile la difesa a spada tratta di esponenti politici come l’ungherese Viktor Orban e il leader della Lega Matteo Salvini, oltre alla padrona di casa Meloni. Prima di ripartire per la Spagna, Abascal ha anche rilasciato un’intervista esclusiva al quotidiano Il Giornale nella quale, riporta il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, ha adombrato il sospetto che da Bruxelles siano giunte “pressioni per allontanare Salvini dal governo”.

Il discorso di Santiago Abascal ad Atreju

È stato applauditissimo il discorso pronunciato ad Atreju da Santiago Abascal sabato scorso. Fratelli d’Italia, così come la Lega, ha stretto infatti una sorta di gemellaggio con i sovranisti spagnoli di Vox. E il Presidente Abascal non ha deluso le attese dei tanti attivisti italiani accorsi ad ascoltarlo, definendo i ‘cugini’ di Fd’I come un movimento “all'avanguardia nella lotta contro le oligarchie politiche ed economiche che stanno dominando adesso in Europa”.

Abascal si è detto convinto che, a dispetto delle molte “culture”, esista “una sola vera civiltà”, quella europea e cristiana ovviamente. Ora, però, il Vecchio Continente avrebbe perso la fiducia nei suoi storici ideali e sarebbe diventato “debole” e vulnerabile rispetto a teorie “relativistiche” come quelle sul gender, sul clima e, ovviamente, sull’immigrazione.

Insomma, basta con il “multiculturalismo”, anche se leader politici come la Meloni e Salvini vengono insultati e “trattati come delinquenti” perché affermano che “bisogna controllare le frontiere e rimandare a casa i clandestini”.

L’intervista del Presidente di Vox a Il Giornale

Insomma, un Santiago Abascal più sovranista che mai, quello visto e sentito ad Atreju.

Ma il leader di Vox, prima di lasciare il nostro Paese, ha voluto regalare anche un’altra chicca ai suoi sostenitori tricolori. Intervistato da Francesco Boezi per Il Giornale, Abascal ci è andato giù ancora più duro contro gli oligarchi europei, colpevoli a suo dire di “causare le invasioni migratorie” allo scopo di “inondare i nostri Paesi di manodopera a basso costo”. Secondo Abascal è dunque chiaro che Matteo Salvini, quando ricopriva il ruolo di Ministro dell’Interno nel governo Conte Uno, sia stato “vittima di ciò che aveva denunciato per 18 mesi”, cioè che i cittadini italiani sarebbero “sempre meno padroni del loro destino, deciso ancora una volta tra Bruxelles e Strasburgo”. Per concludere, insomma, il leader di Vox pensa che dalla Ue siano giunte “pressioni per allontanare Salvini dal governo”.