Domenica 15 settembre è il giorno del tradizionale raduno leghista di Pontida, il Comune in provincia di Bergamo considerato un po’ la culla del credo padano e reso celebre dal rito dell’ampolla ideato dal fondatore della Lega, Umberto Bossi. Ora il leader del Carroccio si chiama Matteo Salvini e l’incontro di Pontida rappresenta per lui un’occasione per rilanciare il suo partito ed iniziare la lunga marcia in attesa della riconquista di Palazzo Chigi. La vigilia della festa bergamasca è stata però, per così dire, funestata da una polemica furiosa quanto inaspettata.

A dare fuoco alle polveri è stato il deputato della Lega, nonché consigliere comunale a Verona, Vito Comencini. Il giovane salviniano, appena 32enne, ha pensato bene di dichiarare che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli fa “schifo”. Un insulto alla più alta carica dello Stato italiano che ha letteralmente fatto esplodere i social network dove è divenuto immediatamente trending topic l’hashtag #iostoconMattarella.

Il leghista Vito Comencini attacca Mattarella e Pertini

La festa di Pontida, come già accennato, rappresenta per la Lega un appuntamento fondamentale ed irrinunciabile. Un’occasione per contarsi e per darsi la carica in vista delle prossime, durissime, battaglie politiche che attendono il Carroccio.

Peccato che l’apoteosi di Matteo Salvini tra la folla padana sia stata in parte rovinata dalle dichiarazioni, perlomeno avventate, del deputato di Bussolengo (Verona) Vito Comencini. “Posso dirlo? Questo Presidente della Repubblica mi fa schifo perché non tiene conto del voto del 34% degli italiani”, ha preso di mira Mattarella durante l’Assemblea federale dei giovani leghisti tenuta proprio a Pontida nella serata di sabato 14 settembre.

Non contento, però, Comencini, ha rivolto il suo mirino anche contro un altro ex inquilino del Quirinale, quel Sandro Pertini (Presidente dal 1978 al 1985) che resta ancora uno dei personaggi della nostra storia politica più amati degli italiani. “Certo - ha aggiunto sprezzante - anche Pertini è andato a baciare la bara di Tito”, l’ex dittatore comunista jugoslavo che “ha fatto le foibe”.

L’hashtag #iostoconMattarella trending topic su Twitter

L’intenzione di Comencini era sicuramente quella di criticare Mattarella per aver deciso di consegnare le chiavi di Palazzo Chigi alla nuova maggioranza formata da M5S e Pd, invece di portare il Paese alle elezioni come invece pretendevano Matteo Salvini e la Lega. L’excursus su Pertini, invece, gli è forse sfuggito di bocca. Ma il risultato ottenuto è stato esattamente il contrario, vista la bufera mediatica che ha investito lui e il Carroccio. In poche ore, infatti, l’hashtag #iostoconMattarella è divenuto trending topic su Twitter e il malcapitato Comencini è stato fatto oggetto di attacchi ed insulti. “Nessuno tocchi il nostro Presidente della Repubblica, vilipendio al Capo dello Stato”, cinguetta irritata una certa Sabrina P.

“Io sto con Mattarella senza se e senza ma, garante della Costituzione e della democrazia”, posta orgogliosa Tonia S. Mentre i commenti più teneri su Comencini chiedono che si apra un’inchiesta penale nei suoi confronti.