Il governo giallorosso si è ormai insediato ed è pronto a tuffarsi in un lavoro che sarà particolarmente duro e gravoso. Diversi i temi scottanti, a partire dal capitolo migranti. La fuoriuscita della Lega e l'entrata del Partito Democratico all'interno dell'esecutivo rappresenterà probabilmente un presupposto destinato ad assicurare un approccio diverso al problema. Non a caso si inizia già a parlare della possibile cessazione della Politica dei porti chiusi alle Ong a favore di una nuova mediazione con l'Europa finalizzata alla redistribuzione post accoglienza.

Nel frattempo risulta interessante notare come, al momento, settembre, nei primi undici giorni di rilevazioni, faccia registrare un aumento dei flussi.

Il riferimento è sui dati censiti dal Viminale

Prima di approfondire i temi legati ai numeri, occorre precisare come il grande passo in avanti nella diminuzione degli sbarchi avuto con Salvini ha avuto diverse chiavi di lettura. C'è chi ha sottolineato il fatto che l'azione repressiva dell'ex Ministero dell'Interno sia stato un successo anche nello scoraggiare le partenze e chi, invece, ha sottolineato il fatto che le statistiche siano un po' falsati da tante persone che approdano sulle coste italiane senza quasi che nessuno se ne accorga, agendo quasi da fantasmi all'interno del tessuto sociale.

Dando, però, un'occhiata ai dati ufficiali fornito da dipartimento Pubblica Sicurezza del Viminale ci si accorge di quale sia stata l'evoluzione del fenomeno migratorio verso l'Italia negli ultimi anni. Secondo gli sbarchi censiti, infatti, nel 2017 si sono registrati 119.369 approdi. Numero sceso fino a 23.370 nel 2018, anno in cui si è insediato per gran parte del tempo il governo gialloverde ed oggi si è arrivati a 5852 nel 2019.

Numero che, naturalmente, si aggiornerà fino al prossimo 31 dicembre.

La palla passa al nuovo Governo

Non è dato sapere se l'effetto Salvini, ormai via del governo, abbia in qualche modo incoraggiato nuove partenze, ma ci si confronta adesso con un dato che, dopo diverso tempo, va verso il rialzo. Nel settembre del 2018, secondo i dati del Viminale, sono sbarcati nel mese di settembre 947 migranti (a fronte dei 6282 del 2018.

Quando, però, non si è ancora arrivati alla metà di settembre si è già arrivati a 717 nel 2019.

Andando a spulciare il dato relativo ai primi undici giorni si nota come ai 717 citati del 2019 corrispondono 245 nel 2018. Dati che, se confermati, andranno all'attenzione del nuovo governo che potrebbe, però, puntare sull'accoglienza di massa e sull'eventualità di nuovi accordi con l'Europa finalizzati alla redistribuzione.