Il professor Marco Gervasoni, titolare fino a poche ore fa del corso di storia comparata dei sistemi politici all’Università Luiss, non farebbe più parte del corpo docenti della prestigiosa Università con sede a Roma. Secondo quanto raccontato dal giornalista Daniele Capezzone su La Verità, Gervasoni sarebbe stato letteralmente cacciato dai vertici della Luiss per colpa di un tweet pubblicato l’estate scorsa. In quel cinguettio, l’ospite fisso della trasmissione Quarta Repubblica di Nicola Porro, aveva appoggiato apertamente la proposta di affondare le imbarcazioni delle Ong come la Sea Watch che trasportano migranti clandestini in Italia, avanzata dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

Dopo qualche mese, cambiato il colore del governo da gialloverde a giallorosso, denuncia Capezzone, Gervasoni sarebbe stato defenestrato senza troppi complimenti, decidendo di non rinnovargli l’incarico per il suo corso.

Il racconto di Capezzone: ‘Epurazioni in corso nell’ateneo degli industriali, la Luiss butta fuori Gervasoni’

Dunque, secondo Daniele Capezzone, al professor Marco Gervasoni non sarebbe stato rinnovato l’incarico alla Luiss, ateneo della Confindustria, perché si sarebbe rifiutato di cantare “nel coro dei fan dell’invasione”. Sul banco degli imputati, come detto, c’è un tweet pubblicato da Gervasoni qualche mese fa, nel pieno delle polemiche sul caso Sea Watch 3, la nave della Ong tedesca comandata dalla ormai famigerata capitana Carola Rackete.

“Ha ragione Giorgia Meloni, la nave va affondata - aveva cinguettato allegramente il glabro Gervasoni - quindi Sea Watch bum bum, a meno che non si trovi un mezzo meno rumoroso”. Parole passate in apparenza in cavalleria, se non fosse che, circa tre mesi dopo, “in curiosa consonanza con il cambio di clima politico - denuncia Capezzone - inizia la stagione delle epurazioni” di marca europeista e progressista.

Vittima sacrificale di questa caccia alle streghe sovraniste sarebbe proprio Marco Gervasoni, “defenestrato” dalla Luiss da un “consiglio di dipartimento convocato in fretta e furia”. Certo, Capezzone ammette che un ateneo privato, come è di fatto la Luiss, abbia tutto il diritto di scegliersi i collaboratori che vuole, ma non è ammissibile allo stesso tempo che si venga cacciati per le proprie idee politiche.

La solidarietà di Nicola Porro: ‘Giorno triste per la libertà di espressione’

Tra le manifestazioni di solidarietà giunte sul web in favore di Marco Gervasoni, non troppo numerose a dire il vero, spicca proprio quella di Nicola Porro, il conduttore di Quarta Repubblica che spesso si è avvalso della collaborazione e della vis polemica del professore durante la sua trasmissione. Porro punta immediatamente il dito contro la “Confindustriale Luiss”, colpevole di aver cacciato Gervasoni solo per un tweet contro la Ong Sea Watch. Il giornalista accusa i vertici dell’Università intitolata a Guido Carli di vigliaccheria per aver fatto questa scelta solo dopo la caduta del ‘nemico’ governo gialloverde.

Ma poi se la prende anche con il silenzio del numero uno di Confindustria, Vincenzo Boccia, e bolla gli organi di stampa come “carta straccia” se decideranno di difendere “il diritto di Gervasoni a poter dire la sua”.