Stare insieme senza piacersi. Potrebbe essere questa la base del rapporto destinato ad instaurarsi tra Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle. Dem e grillini sono pronti a formare un esecutivo che, sotto l'egida di Conte, sarà chiamato ad affrontare una fase cruciale per il Paese destinata a partorire la nuova legge di bilancio e, soprattutto, a disinnescare le clausole di salvaguardia che, se messe in azione, porterebbero ad un aumento dell'Iva. Matteo Renzi, uno dei più grandi sostenitori del governo giallorosso, avrebbero però già lanciato frecciate a Luigi Di Maio, candidato a diventare Ministro degli Esteri, quasi a voler sottolineare che, pur con un'intesa politica in atto, difficilmente le ruggini del passato potranno essere cancellate, quantomeno a livello personale.

È quanto emerge da alcune dichiarazioni riportate da Il Giornale in un pezzo a firma di Augusto Minzolini e che parla di dichiarazioni confidate in privato.

Renzi vuole alleanza con il M5S per il bene del Paese

In una recente intervista rilasciata ad uno degli speciali di Enrico Mentana sugli sviluppi della situazione governativa su La 7, Matteo Renzi ha detto, senza mezzi termini, che l'idea di allearsi con il Movimento Cinque Stelle lo fa rosicare. D'altra parte i duelli tra le parti sono stati particolarmente duri. Basti pensare, ad esempio, agli attacchi sono piovuti addosso all'ex Presidente del Consiglio per le vicende che hanno coinvolto a livello giudiziario il padre. E il senatore ha ammesso di non averle certo dimenticate.

Tuttavia, a suo dire, per il bene del paese va deposta l'ascia di guerra personale e va perorato l'interesse della collettività. Renzi ritiene che l'Italia, ad oggi, abbia bisogno di un governo che si prenda le responsabilità di mettere una pezza alla situazione economica in atto. Questo, però, non gli vieta di tornare a lanciare frecciate verso la controparte grillina, con particolare riferimento al capo politico del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio.

Per Renzi Di Maio sa male l'inglese

Secondo le cronache politiche, nell'ultimo tentativo di riconciliazione tra Lega e Movimento Cinque Stelle il Carroccio avrebbe proposto a Di Maio di fare il premier. Una prospettiva rifiutata dall'ormai ex vicepresidente, che, a sentire gli ultimi rumors, potrebbe essere destinato a fare il Ministro degli Esteri nel governo giallorosso.

L'idea che, nel Conte bis, possa occupare un dicastero così prestigioso non fa fare i salti di gioia a Matteo Renzi. Il senatore del Pd punta ad arrivare al 2023 con l'esecutivo giallorosso, ma le parole riportate da Il Giornale e che sarebbero state proferite in privato evidenziano il rapporto non eccellente con Di Maio. "Avremo - si legge - pure un ministro degli Esteri che sa l’inglese come l’italiano, cioè male. Detto ciò: la legislatura arriverà fino al 2023, questo governo non lo so".