A poche ore di distanza dal voto di fiducia al Senato per Giuseppe Conte, arrivano le parole del Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano: il senatore a vita, assente alla votazione per problemi di salute, si dichiara comunque a favore della nascita del governo giallorosso. Dello stesso avviso anche gli altri senatoria a vita Mario Monti e Liliana Segre, che hanno partecipato al voto in aula.

Le parole di Giorgio Napolitano

Dopo la fiducia ottenuta dal Senato, con 169 voti a favore e 133 contrari, arrivano le parole di Giorgio Napolitano: il Presidente emerito della Repubblica non nasconde il suo appoggio al governo Conte Bis.

È dispiaciuto per non aver preso parte al voto di fiducia, a causa delle sue condizioni di salute, ma tiene comunque a rendere noto il suo orientamento, "favorevole alla nascita del nuovo governo".

Nonostante le "oggettive difficoltà" che hanno accompagnato la nascita dell'esecutivo giallorosso, e anche davanti al bisogno di definire in modo migliore le "convergenze politiche e programmatiche", il senatore a vita non fa mancare il suo appoggio: a suo avviso il nuovo esecutivo dovrà "predisporre la legge di bilancio per il 2020" e allo stesso tempo deve "adottare le misure economiche e sociali di cui ha bisogno il Paese".

Sembra dare importante anche alla dichiarazioni fatte in merito alla Politica internazionale, compreso l'impegno dell'Italia nelle istituzioni europee, considerata comunque le "legittime richieste di riforme".

A suo avviso per la crescita e lo sviluppo del paese è molto importante "il consolidamento del ruolo dell’Italia sulla scena mondiale".

Gli altri senatori a vita

Gli altri senatori a vita invece, come Liliana Segre, Elena Cattaneo e l'ex premier Mario Monti hanno dichiarato di aver votato la fiducia al governo Conte Bis.

Liliana Segre, sopravvissuta alla Shoah, ha spiegato che è favorevole alla nascita del governo Conte, consapevole dello "scampato pericolo" e spera che il nuovo esecutivo si operi per poter "ripristinare un terreno di valori condivisi", previsti dalla nostra Carta Costituzionale.

Mario Monti invece esprime il suo favore al governo Conte, pur con qualche perplessità, specie per quel che riguarda la posizione del M5S in materia di Unione Europea e economia. L'ex premier ha anche aggiunto che valuterà di volta la sua opinione in merito alle scelte del governo.

Contro i senatori a vita si è scagliato Matteo Salvini, nel corso del suo intervento nell'aula di Palazzo Madama: Salvini reputa che i senatori a vita siano "una figura superata dalla storia della nostra Repubblica", e sono "la casta della casta della casta".

Per lui affidare il governo al loro voto che si presentano in aula "quando hanno tempo" non è ammissibile e aggiunge di tirare un sospiro di sollievo "per non dover affidare la fiducia ad una schifezza del genere"