"Non temo scissioni". È quanto affermato dal capo politico del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio, nelle dichiarazioni rilasciate stamattina a "Radio Anch'io", per tentare di placare i vari malumori. Inoltre, "È un po' strano" - ha aggiunto poi il Ministro degli Esteri - "Che da quando c'è stata la scissione del Partito Democratico, da cui è sorto il nuovo partito di Matteo Renzi, molti giornali parlano di una scissione all'interno del Movimento".

Di Maio: 'È normale che ci siano discussioni, anche accese'

Appellandosi all'orientamento politico del Movimento Cinque Stelle, che non è di destra né tantomeno di sinistra, Luigi Di Maio sostiene che sia "Normale che quando si va in una direzione con il movimento soprattutto di governo al proprio interno ci siano anche delle discussioni accese".

L'attuale Ministro degli Esteri ribadisce altresì che quella del Movimento è una forza Politica compatta, il cui atto di nascita è stato reso possibile da una congregazione di persone scindibili, per così dire, in due categorie: le une, che provavano un forte sentimento di disillusione nei confronti della politica tradizionale, dalla quale peraltro si sentivano traditi, e le altre, che non sentivano di appartenere né alla destra né alla compagine di sinistra.

Di Maio sottolinea ancora la necessità di procedere con una riorganizzazione del Movimento, di muoversi in direzione di una maggiore condivisione delle responsabilità interne al Movimento. E ciò tenendo conto del fatto che la priorità è pur sempre il popolo italiano.

"Abbiamo cittadini che hanno problemi in tutta Italia e non hanno un referente del Movimento nella propria regione, nella propria provincia, al quale chiedere aiuto". Sarà questa la rivelazione, probabilmente attesa, al grande evento della "Mostra d'Oltremare Italia Cinque Stelle", che si svolgerà a Napoli sabato 12 e domenica 13 ottobre.

Il punto sul taglio dei parlamentari

Il leader pentastellato si dice vittorioso nel momento in cui viene affrontato il tema dell'approvazione del disegno di legge sul taglio dei parlamentari, che permetterà di risparmiare 300mila euro al giorno. "Erano 40 anni" esordisce il grillino "Che si provava a tagliare 345 parlamentari, ma è ovvio che ci saranno da riorganizzare i regolamenti della Camera e del Senato".

Quanto alla legge elettorale, il tema dovrà essere affrontato e vagliato attentamente con l'alleato della coalizione di governo. Circa la legge di bilancio, Di Maio asserisce che a breve si conosceranno il piano per la famiglia, sul salario minimo e sull'abbassamento del cuneo fiscale. "Ma a giorni" afferma il grillino "forse potremo parlare di fatti concreti, altrimenti entriamo nel vortice degli annunci da cui non ne usciamo più".