All’esterno della Mostra d’Oltremare di Napoli, che ospita la festa di Italia 5 stelle, è andata in scena una contestazione contro il ministro degli esteri Luigi Di Maio portata avanti da parte dei lavoratori di pubblica utilità e da lavoratori disoccupati del movimento 7 novembre: entrambi hanno chiesto al M5S e a Di Maio di non deludere le promesse fatte auspicando che le cose cambino al più presto.
La protesta contro Luigi Di Maio
Giovanni Pagano di Apu Campania, all'esterno della festa Italia 5 Stelle, ha guidato una piccola protesta contro l'ex ministro del lavoro Di Maio sostenendo che l'ex vicepremier a luglio aveva promesso una norma, nel decreto salva imprese, per tutelare i lavoratori di pubblica utilità.
"Siamo qui per ricordargli che ci sono cose più importanti del taglio dei parlamentari e non c'è proprio nulla da festeggiare".
Un ex lavoratore di pubblica utilità del comune ha in particolare ricordato come "Di Maio ci promise che non ci avrebbe abbandonato" salvo assistere però soltanto a delle "chiacchere". L'uomo ha sostenuto che come lui molti di loro sono in mezzo alla strada da 10 mesi. "Se i 5 stelle sono come gli altri è inutile parlare di cambiamento".
Insieme a loro c'era anche un gruppo di disoccupati facenti parte del movimento Disoccupati 7 novembre. Il portavoce Eddy Sorge ha affermato di essere in piazza "per chiedere un incontro urgente al ministro del lavoro". Cambiano i governi da ormai cinque anni, ma "non la musica per le tasche dei disoccupati".
Non sono mancati, all'esterno della festa, anche gli ex simpatizzanti ed elettori del Movimento Cinque Stelle, delusi per l'accordo di governo con il Partito Democratico.
La festa Italia 5 Stelle
La festa di due giorni, iniziata sabato, andrà avanti fino alla serata di domenica: secondo gli organizzatori sono in tutto diecimila gli ingressi totali: le prenotazioni per gli spettacoli dell'Arena Flegrea, dove si è tenuto l'intervento del comico Beppe Grillo, hanno invece registrato il tutto esaurito.
La festa sembra essere stata comunque un successo, nonostante il malcontento di una parte dei militanti e dei politici stessi: molti di loro infatti, inclusi alcuni big, hanno deciso di non prendere parte a Italia 5 Stelle, delusi dall'accordo di governo con il Partito Democratico.
Tra gli assenti illustri infatti ci sono il giornalista e senatore Gianluigi Paragone, che aveva minacciato di dimettersi dal M5S ma che ancora non è passato al Gruppo Misto, l'ex ministro per il sud Barbara Lezzi e l'ex ministro della salute Giulia Grillo.