Da quando Matteo Salvini è passato all'opposizione, quelli che erano i frequenti attacchi da parte di persone note nei confronti dell'ex Ministro dell'Interno, erano diminuiti sensibilmente. A tornare, però, a parlare del leader della Lega è stato il rampollo di casa Agnelli, Lapo Elkann. Quest'ultimo non ha mancato di esprimere la propria opinione di disapprovazione rispetto a quello che è il modo di fare del numero uno del Carroccio che, a sua volta, non ha mancato di rispondere in maniera piccata parlando di "dichiarazioni stupefacenti", termine che, considerato il passato turbolento di Elkann, sono suonate quasi come di scherno.

Salvini forse fa ironia

L'occasione in cui Lapo Elkann ha avuto modo di esprimere la sua opinione su Matteo Salvini si è verificata a Palermo, dove si è recato per la firma di un protocollo tra la Fondazione Laos e la la Croce Rossa siciliana. Proprio la Sicilia è una terra di confine che comprende un territorio di frontiera come Lamepedusa, spesso al centro di dibattiti politici relativi alla questione sbarchi. Ed è proprio sugli sbarchi che Elkann ha voluto criticare l'ex Ministro dell'Interno. "Non mi piace Salvini - ha detto - non mi piace il suo comportamento sul tema perché lo reputo dissolutivo e non costruttivo. Poi ognuno è libero di avere le proprie opinioni". Allo stesso modo ha inteso porre in evidenza il suo punto di vista secondo cui non gradirebbe il termine migranti, ma preferirebbe chiamare "nuovi italiani" coloro i quali finiscono per risiedere sul territorio italiano.

Non ha tardato ad arrivare anche la risposta del numero uno della Lega che, a commento di quelle che erano state le parole proferite da Lapo Elkann, si è lasciato andare ad un commento come "dichiarazioni stupefacenti" che lascia spazio ad ampie interpretazioni su un'eventuale e possibile ironia legata ad un gioco di parole riconducibile ad alcune vicende che hanno visto protagonista il suo interlocutore.

Su Twitter la discussione si fa intensa

Esiste un metodo per capire quanto una vicenda faccia breccia nell'interesse dell'opinione pubblica. Il riferimento va alla rilevazione di quelli che sono gli hashtag di tendenza su Twitter. Da quando la notizia della querelle tra i due si è diffusa, sono stati migliaia i tweet riservati alla vicenda.

Ovviamente l'opinione pubblica si è divisa prendendo le parti dell'uno o dell'altro. C'è chi, ad esempio, ha sottolineato che "ci mancava il bambino viziato contro Salvini" o altri che, invece, si chiedono: "Siamo davvero arrivati al punto dove anche Lapo Elkann dice cose più intelligenti di Salvini?". Due tra centinaia di tweet su una vicenda che è destinata a continuare a far discutere.