Tra i motivi per i quali l'attuale governo, sostenuto da Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico, si è formato c'era la necessità e la responsabilità di varare una legge di Bilancio che scongiurasse l'aumento dell'Iva e salvaguardasse i conti pubblici italiani. I tempi stringono ed iniziano a filtrare prime indiscrezioni su quella che potrebbe essere la direzione intrapresa dal nuovo esecutivo. Particolarmente critico rispetto a quello che potrebbe accadere è il giornalista Porro che, nell'ambito della sua rubrica on line 'Zuppa di Porro', ha sottolineato come, a suo avviso, in questo momento si stia profilando un aumento delle Tasse, ma che, di fatto, ancora una manovra vera e propria non ci sia.

Porro sottolinea come il debito pubblico aumenterebbe

In questo momento si fa un gran dibattere rispetto a quelle che saranno le scelte relativamente ai conti pubblici italiani. Un argomento che, però, secondo Porro non avrebbe temi sensibili di cui discutere al momento. "Si è parlato - ha evidenziato - del nulla cosmico". Il giornalista, nel suo video, ha provato a stabilire anche la funzione del Nadef. "Stabilisce i cosiddetti saldi di finanza pubblica, il primo saldo è il deficit cioè quanto spenderemo più di quanto avremo come entrate. È fissato al 2,2%". Una percentuale che segna un aumento del debito pubblico rispetto ad un anno fa e che, secondo Porro, ad oggi non starebbe suscitando la stessa levata di scudi che un anno fa arrivò dall'Europa nei confronti del governo presieduto da Lega e Movimento Cinque Stelle.

"Il deficit aumenta. L'elemento che l'anno scorso era dirimente perché c'erano i cattivi schifosi dei leghisti, oggi se ne fottono tutti".

Le tasse potrebbero aumentare in maniera non dichiarata

"Su una manovra da trenta miliardi ventitré se ne vanno per evitare l'aumento delle tasse. Altri sette, secondo quello che scrivono i giornali, di cui 2,5 vanno a ridurre il cuneo fiscale, altri 2,5 per spese militari non rimandabili e avanzano due miliardi che non si capiscono come saranno distribuiti".

Porro pone l'accento sul fatto che queste scelte riguardano la manovra finanziaria che poco ha a che fare con il Nadef. "Qui - tuona Porro - casca l'asino". Porro sottolinea come, secondo quanto riportano i giornali, la prossima manovra finanziaria verrà fatta da ventitré decreti attuativi. "E là - evidenzia - c'è il mondo".

Su seconde e terze case pare, secondo quanto si legge sui quotidiani, potrebbero essere revisionate le rendite catastali e questo potrebbe comportare un aumento della pressione fiscale in maniera non dichiarata.

"Sostanzialmente - tuona Porro - aumenteranno le tasse senza dirlo. Se io pago l'1,9 per 1000 sul mio appartamento come seconda o terza casa e l'appartamento vale 100, io pago una carta tassa, ma se pago l'1,9 per 1000 e mi cambiano la rendita a 200 io pago il doppio".