Non è un momento facile per il Movimento Cinque Stelle. Le elezioni regionali umbre hanno consegnato alla storia un risultato particolarmente deludente dei grillini e c'è chi come Luigi Di Maio ha già dichiarato fallito l'esperimento di correre insieme al Partito Democratico. Tra i senatori che non aveva particolarmente gradito l'asse con i dem c'era stato Gianluigi Paragone.

E, in giorni non certo semplici , c'è chi come Il Fatto Quotidiano ha scelto di dedicare ampio spazio a "consigli non richiesti" (ribattezzati così dal giornale, tra l'altro) nei confronti del M5S. E il senatore, da ospite della trasmissione La 7 di Ominibus, preferisce rimandarli indietro, poiché a suo avviso ci sarebbe da occuparsi di aspetti che si traducono in maggiore concretezza nella quotidianità.

Paragone rispedisce i consigli al mittente

Rispetto ai contenuti prodotti da Il Fatto Quotidiano come consigli non richiesti nei confronti di un Movimento Cinque Stelle in difficoltà, almeno sotto il profilo del consenso, Paragone non sembra avere toni entusiastici, anzi.

"Grillo più coinvolto", "Uscire dal palazzo", "Meno isteria" sono solo alcun delle linee guida che provengono come suggerimento da parte del giornale. Il senatore alla domanda se si tratta di aspetti da raccogliere, si affida ad un certo pragmatismo: "Di tutte queste cose a casa non gliene frega un tubo. Proviamo a prenderle una per uno, a casa dicono che non sia mangia con questa roba qua".

Paragone cita aspetti più concreti

Evidente il riferimento al fatto che, probabilmente, si tratta di concetti troppo riguardanti la teoria politica e molto meno gli aspetti concreti di cui la gente si preoccupa e che, in passato, avevano forse fatto la fortuna del Movimento Cinque Stelle. Non è un caso che Paragone preferisce fare il punto su, invece, su quelli che sarebbero i suoi obiettivi più concreti: "Sviluppare la competitività delle Pmi , incentivando la domanda di energia verde, iniziando a smontare quei costi fissi delle bollette che sono la parte che incide di più sulla bolletta".

Non manca, inoltre, il riferimento al mondo del lavoro. "Io penso - ha detto - che in un momento attuale proteggere un po' di più con un articolo 18, simbolico quanto vogliamo, si debba fare".

"Abbiamo detto che i piccoli imprenditori non devono essere massacrati e li vogliamo lasciare liberi nel campo del lavoro lavoro, lasciamoli lavorare".

Ed, infine, c'è anche spazio per una decisa stoccata all'Europa: "La lotta all'evasione fiscale è sacrosanta, ma quando sette trilioni dollari sono assorbiti con un'evasione legalizzata che si chiama elusione dal Lussemburgo e dall'Olanda, io dentro all'Unione Europea ho una concorrenza fortissima che accade a norma di legge".