Dopo le elezioni regionali in Umbria, che hanno sancito la schiacciante vittoria della coalizione di centrodestra, sorgono nuovi scenari di instabilità Politica. Per il momento l'esecutivo tiene, in attesa del varo della legge di Bilancio, ma al Quirinale già si pensa ai possibili scenari in caso di una eventuale crisi di governo. Secondo quanto riporta Marzio Breda nel suo articolo sul Corriere della Sera di oggi, l'ipotesi più praticabile sarebbe quella di nuove elezioni, scartando ipotesi che prevedano una nuova maggioranza di governo.

Indiscrezioni dal Quirinale

Se il governo Conte Bis per il momento sembra tenere, nonostante l'evidente sconfitta umbra, trapelano indiscrezioni su quelle che potrebbero essere le prossime mosse del Quirinale, qualora si dovesse profilare un'ennesima crisi di governo. Il condizionale è d'obbligo in questi casi, ma secondo Marzio Breda, firma del Corriere della Sera, il Capo dello Stato non sembrerebbe favorevole ad un nuovo governo all'interno di questa legislatura.

Il Capo dello Stato starà alla finestra, come si dice nel gergo istituzionale, per capire l'effettiva tenuta dell'esecutivo, in vista di un appuntamento sicuramente ancora più decisivo come quello della legge di Bilancio, su cui il Movimento Cinque Stelle e il Partito Democratico hanno posizioni in parte contrastanti.

Breda sottolinea che è difficile per la maggioranza sperare in un'ipotesi di rimpasto immediato, o chiedere piuttosto un cambio di nome alla Presidenza del Consiglio, dopo poco meno di due mesi dalla seconda investitura dell'avvocato Giuseppe Conte. Mattarella ascolterà i partiti e le loro intenzioni, ma preferirà piuttosto soluzioni drastiche e responsabili "senza tenere conto dei calcoli su quali forze di Camera e Senato eleggeranno" il successore al Quirinale.

La situazione nel M5s

Molto preoccupante, all'interno dello scenario politico, è la situazione che riguarda il Movimento Cinque Stelle, frantumato e diviso al suo interno. Le preoccupazioni sono per la leadership del capo politico Luigi Di Maio, le cui scelte avrebbero portato secondo alcuni alla recente sconfitta in Umbria, e non a caso, già prima delle elezioni regionali, molti parlamentari e politici pentastellati hanno chiesto in una lettera a Davide Casaleggio cambiamenti importanti nell'equilibro politico del M5s.

Il timore inoltre riguarda i sondaggi che, secondo gli ultimi dati, vedrebbero il Movimento sotto il 10%, come riporta lo stesso Breda. L'alleanza di governo con il Pd, replicata a livello regionale in Umbria, potrebbe essere sicuramente tra i motivi alla base della crisi di consenso.