Nella puntata di questa domenica 20 ottobre di "Che tempo che fa" su Rai2, condotto da Fabio Fazio, è intervenuto come ospite Matteo Renzi, reduce dalla tre giorni della Leopolda a Firenze che ha tenuto a battesimo il suo nuovo movimento denominato Italia Viva. In occasione della trasmissione Tv, l'ex Presidente del Consiglio ha spiegato quali sono i suoi obiettivi in vista dei prossimi anni.

Matteo Renzi: 'Creiamo un'area liberaldemocratica, voglio fare come Macron'

Renzi ha esordito dicendo: "Sbaglia chi dice che ho fatto Italia Viva per contare di più, semmai è il contrario: se volevo contare restavo dentro al Pd, converrete che un qualche ruolo importante lo avevo anche quando non ero più segretario.

Ma secondo me è il momento di non vincere solo la battaglia contro Salvini dentro al Palazzo, ma anche fra la gente. L'accordo strutturale che PD e M5S stanno facendo (vedi regionali e idea di coalizione futura) a me non convince. Io ho voluto questo Governo, che serve per mettere un argine contro il sovranismo e al populismo, ma non può bastare. La piazza di ieri di Salvini fa impressione, c'era Casapound e parlava il senatore anti-Euro Bagnai: è una piazza che segna la fine di Forza Italia, che dopo 25 anni è passata da essere europeista a essere parte di un centrodestra a trazione leghista che dice sì ai muri. Di fronte a questo in Italia c'è spazio per un'area liberaldemocratica, in cui uno non pensi alle correnti e a litigare con i vicini".

Poi Fazio a chiesto quale sia l'obiettivo di Renzi, che ha risposto: "Sto tentando una cosa ambiziosa. Voglio fare quello che ha fatto Macron in Francia, dove ha assorbito un pezzo di Partito Socialista e di altri mondi. Lui lo ha fatto in tre anni e anche noi vogliamo farlo in tre anni. Una parte dell'elettorato del PD lascerà quel partito perché non si riconoscerà nell'accordo strutturale coi 5 Stelle.

Io rivendico di aver fatto un Governo con loro, ma non un accordo strutturale. Noi però per i prossimi tre anni vogliamo costruire un'alternativa: non possiamo stare con gli estremisti alla Salvini, ma neanche un accordo strutturale coi grillini. Serve qualcosa di nuovo. In prospettiva stare insieme ai 5 Stelle e all'estrema sinistra è un disegno che non condivido".

Renzi ha poi proseguito: "Dobbiamo smettere di considerare ogni idea come un ultimatum. Non vorrei litigare ma esprimere un principio. Oggi c'è troppo populismo, nel quale ogni cosa diventa un ultimatum. Noi invece ci siamo limitati a dire che forse bisogna mettere una tassa in meno, magari eliminando uno spreco. Io a Conte ho solo proposto 5 professionisti che taglino la spesa, perché in questi ultimi anni sono aumentate troppo le spese intermedie nei ministeri. Forse è un atteggiamento antipatico, ma a me non importa di essere simpatico".

Renzi: 'Salvini è un codardo che non dice le cose in faccia'

L'ex Presidente del Consiglio, ha poi attaccato duramente Matteo Salvini: "Io abolirei Quota 100, il Decreto Sicurezza e il Reddito di Cittadinanza.

Come dice Salvini io sono leader di un piccolo partito, ma allora lui si è fatto fregare da un piccolo partito. Dopo il dibattito che abbiamo fatto da Vespa, finalmente Salvini ha scoperto il coraggio: in Tv davanti a me era un agnellino, ora invece dice che io sono un ladro di democrazia e un pallone gonfiato. A me piacerebbe fare delle discussioni con delle persone che ti guardano negli occhi, non con dei codardi: questo è il nome che do a chi è codardo. A me le cose le dici in faccia".

'Duriamo fino al 2023 perché bisogna eleggere un Presidente della Repubblica europeista'

Fabio Fazio ha poi chiesto a Renzi quanto tempo durerà il Governo in carica, e l'ex leader dem ha risposto: "Per me questa Legislatura dura sicuramente fino al 2023 per un motivo semplice: bisogna eleggere un Presidente della Repubblica europeista, ma se Salvini va al Governo lui ne elegge uno che non lo è.

Serve al Quirinale un Garante dell'appartenenza all'UE e non uno che sta con la Russia. Riguardo alla durata di Conte, dipende dal Governo, Io quando ho qualcosa da dire lo faccio. Il presidente del Consiglio ha il compito di governare l'Italia, noi ci prendiamo la responsabilità di indicargli dove tagliare le spese, di come combattere l'evasione, ad esempio dando la patente a punti ai cittadini, come con l'auto: dopo due o tre volte che uno fa il furbo lo si punisce, non subito. Ma noi non facciamo ultimatum, diamo solo idee".