Massimo Cacciari scatenato durante l’ultima puntata di Cartabianca, il talk show di Rai Tre condotto da Bianca Berlinguer, in onda tutti i martedì sera. Ospite insieme al giornalista Paolo Mieli della figlia del compianto leader del Pci, Enrico, il filosofo veneziano ha esposto la sua opinione sui temi politici più caldi del momento, non risparmiando critiche a niente e nessuno, come del resto è solito fare. Vittima principale dei suoi strali accademici è stato il governo Conte Due, formato dopo l’accordo tra M5S, Pd e, ora, Italia Viva di Matteo Renzi.

I problemi sul tavolo sono sempre gli stessi per Cacciari: le tasse che verranno pagate solo dai soliti noti e la manovra economica che avrebbe meno effetti di una “aspirina” sull’economia italiana. Ma il prof punta il dito anche contro il Pd che si starebbe facendo mettere sotto dai renziani e, soprattutto, contro il taglio dei parlamentari, legge appena approvata che, a suo modo di vedere, sarebbe solo pura demagogia.

Massimo Cacciari lancia l’allarme sull’economia: ‘Deficit aumenterà di 200 mld in sette anni’

Bianca Berlinguer domanda a Massimo Cacciari cosa farà questo governo. “Al di là del taglio del parlamentari - risponde il filosofo - bloccheranno l’Iva, il deficit salirà. Spero che facciano qualcosa di serio, che abbia almeno un valore simbolico”.

Anche se, aggiunge, “le tasse andranno ai soliti noti, il 50% degli italiani che le pagano per tutti, e gli ignoti resteranno ignoti. Diciamo agli italiani le cose come stanno. Non raccontiamo palle”. Certo, precisa Cacciari, anche se “l’intesa tra Pd e M5S è destinata a durare”, nonostante sia “fortemente condizionata da Matteo Renzi”, purtroppo “i fondamentali economici di questo Paese sono così a remengo che, se non ci mettono mano, andiamo a casa tutti”.

Massimo Cacciari lancia l’allarme: “Il deficit aumenterà di 200 miliardi in sette anni. La manovra che stanno discutendo non è nemmeno un’aspirina. Bisogna mettere mano strutturalmente alla macchina amministrativa, bisogna smetterla di sprecare in questo Paese. Bisogna finirla con la demagogia e ragionare”.

Il filosofo contrario al taglio dei parlamentari: ‘Superiamo la democrazia parlamentare allora’

Parlando poi dei guai della sinistra, secondo l’opinione di Massimo Cacciari “il problema non è Renzi, ma il Pd. Zingaretti vuole costruire un partito e una classe dirigente? Vuole fare un congresso con idee che si confrontano? Lo spazio che Renzi potrà acquistare dipenderà da cosa riusciranno a fare il Pd e Zingaretti. Se il Pd resterà afono, Renzi aumenterà la sua forza nel Parlamento e nel Paese”. Ma l’attacco più duro il filosofo lo riserva forse al taglio dei parlamentari. “Era già presente anche nei tentativi di riforma di Renzi - ricorda Cacciari -poteva andare benissimo ma all’interno di una riforma di sistema.

Adesso ha una valenza puramente demagogica, è stato impostato tutto sul risparmio di una spesa, ma allora mandateli a casa tutti - sbotta il professore - eleggiamo un Consiglio d’amministrazione con un amministratore delegato! Superiamo la democrazia parlamentare. Come se i parlamenti fossero superflui. Questa logica sta massacrando la democrazia liberale un po’ in tutto il mondo”.