La cocente sconfitta subita nelle elezioni Regionali in Umbria si sta rivelando forse decisiva per la tenuta della maggioranza di governo. Non appena le urne umbre hanno decretato il trionfo del centrodestra a guida Salvini, i leader dei principali schieramenti che appoggiano il governo Conte hanno ricominciato a darsele di santa ragione. Il Segretario del Pd Nicola Zingaretti ha specificato di non volere elezioni immediate, ma pretende un “cambio di passo” dell’esecutivo giallo-rosso-viola. Il capo politico del M5S, Luigi Di Maio, sotto shock per il crollo elettorale del suo Movimento, ha fatto immediatamente sapere che l’esperimento del patto civico con i dem non s’ha più da fare.

Matteo Renzi, invece, ha preso le distanze dagli alleati ben prima della sentenza umbra. In questa situazione di alta tensione, era inevitabile che da più parti si cominciasse a chiedere lo scioglimento del governo Conte bis e il ritorno alle urne. È anche il caso di Vittorio Feltri che lancia un vero e proprio appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

L’editoriale di Vittorio Feltri che affossa il governo Conte

La proposta di Vittorio Feltri a Sergio Mattarella di ridare al più presto la parola agli italiani viene formulata in un editoriale pubblicato su Libero il 29 ottobre. Il direttore è convinto, come molti altri addetti ai lavori del resto, che il governo Conte bis, se pur maggioritario in Parlamento, non rappresenti affatto il vero sentimento degli elettori.

Per questo motivo ritiene necessario un rapido ritorno alle urne. Feltri se la prende subito con Giuseppe Conte e Nicola Zingaretti, snobbando il leader del M5S Luigi Di Maio. I primi due, infatti, sarebbero maestri “nell’arte dell’insuccesso”, meritevoli addirittura di un “premio”. Ovvero quello di “essere spediti a casa con la preghiera di trascurare la Politica così come gli elettori trascurano loro”.

L’ironia feltriana contro i principali contraenti del governo Conte è feroce, ma il giornalista, tornando serio, pur ammettendo che un voto locale come quello in Umbria non dovrebbe incidere sul governo nazionale, ricorda che “oltre al dettato costituzionale esiste anche la dignità”.

Il direttore di Libero supplica Sergio Mattarella: ‘Elezioni subito’

Insomma, secondo Vittorio Feltri, sia Conte che Zingaretti, se ancora possiedono “un minimo di riguardo per le proprie persone, dovrebbero riempire le scatole dei propri effetti personali e “sloggiare” da Palazzo Chigi invece di “continuare a romperle agli italiani”. A questo scopo, Feltri si rivolge direttamente al Capo dello Stato Sergio Mattarella, il quale si dovrebbe incoraggiare i membri della maggioranza “ad assumere tale lodevole iniziativa”, ovvero dimettersi. Secondo Feltri “lo scioglimento delle Camere si rende necessario”. L’invito a Mattarella è di seppellire con una “risata” la maggioranza giallo-rosso-viola e di “convocare i comizi” pre elettorali con un “atto di coraggio”. Insomma, per concludere senza troppi giri di parole, Vittorio Feltri pretende elezioni immediate.