"Voglio conservare Quota 100," ribadisce Giuseppe Conte dopo un'intensa giornata di discussioni e polemiche tra le due compagini politiche al timone del governo da lui presieduto, e a poche ore dal Consiglio dei ministri. Il Premier tenta di trovare un equilibrio che possa riappacificare democratici e pentastellati proprio in vista della stesura del Documento programmatico della manovra finanziaria, il quale entro le 24 di questa sera, martedì 15 ottobre, dovrà essere inviato alla Commissione Europea a Bruxelles.

Nel primo pomeriggio, però, Palazzo Chigi è stata la sede di un vertice tra Giuseppe Conte, il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri e i tecnici del Tesoro.

Mentre, tra qualche ora, prima del Consiglio dei ministri, si terrà una riunione di maggioranza, poiché è fondamentale far combaciare le tessere e trovare una soluzione a quegli interrogativi per i quali, appunto, si è ancora alla ricerca di una via d'uscita.

Le perplessità su Quota 100

Fra i punti all'ordine del giorno, per così dire, il disegno di legge leghista che prevede la pensione anticipata, Quota 100 funge da spartiacque tra il Partito Democratico di Nicola Zingaretti, Italia Viva di Matteo Renzi e il Movimento Cinque Stelle con a capo Luigi Di Maio. A spingere per l'abolizione del provvedimento era stato il partito fondato da Renzi, contro il quale il ministro degli Esteri non ha esitato a tenere i pugni ben chiusi, in nome di quella responsabilità finalizzata a unire il Paese, non a dividerlo.

Ma sembra che le acque agitate sino all'inverosimile si vadano placando sempre più. Il fedelissimo renziano Luigi Marattin dichiara che le idee sinora esposte debbano essere oggetto di discussione in seno alla maggioranza.

Castelli: 'Sarà una manovra espansiva'

Dunque, sono ore di duro lavoro in cui non è tanto importante definire il tutto in modo decisivo, quanto piuttosto raggiungere una solida compattezza.

Infatti, il documento dovrà comporsi di tabelle circostanziate contenenti dati e interventi che confluiranno successivamente nella vera e propria legge di Bilancio. Tale era il motivo per il quale era stata convocata la riunione pomeridiana, a cui ha preso parte anche il ministro dell'Economia Gualtieri. A margine del vertice, la vice ministra grillina, Laura Castelli, appoggiando la linea del Premier, ha espressamente dichiarato che non ci sarà "nessun aumento sull'Iva, nessuna tassa sulle sim ricaricabili e Quota 100 resterà intatta".

In sostanza, entusiasmo e soddisfazione è quanto trapela dalle dichiarazioni della vice ministra, la quale parla di una manovra espansiva "che contempla anche il taglio del cuneo fiscale e prevede un aumento dei posti di lavoro, oltre a un corposo sostegno alle famiglie e ai diversamente abili".