Fondo unico per le famiglie, piano casa, abolizione dei superticket, carcere per i grandi evasori, Quota 100 senza alcuna modifica e tassa su imballaggi e plastica sono solo alcuni dei provvedimenti che dovrebbero essere inseriti nel Documento programmatico della Legge di Bilancio che sarà oggetto di discussione del prossimo Consiglio dei Ministri. Il vertice è previsto per stasera 15 ottobre alle ore 21, poiché entro la mezzanotte il testo dovrà essere inviato alla Commissione europea.

Stop all'aumento dell'Iva

Insomma, sta prendendo forma la prima manovra finanziaria della maggioranza giallorossa guidata dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Finora, soprattutto tramite post e tweet sui social network, ma anche a mezzo stampa e attraverso dichiarazioni e conferenze, è stato confermato che non ci sarà alcun aumento dell'Iva.

Addirittura, nella serata di ieri il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha annunciato a sorpresa un maxi-slittamento dal 16 novembre al 16 marzo della rata relativa al versamento delle imposte sulle dichiarazioni delle partite Iva.

Inoltre, data la necessità di far quadrare i conti su una manovra da oltre 30 miliardi di euro, il governo starebbe pensando di introdurre una serie di mini-Tasse che, ovviamente, andrebbero a gravare sulle tasche dei cittadini. Oltre agli aumenti di sigarette e giochi - misure che troneggiano ad ogni Legge di Bilancio - potrebbero arrivare dei provvedimenti legati all'esigenza di porre un freno agli elevati livelli di inquinamento ambientale per promuovere l'anima ecologista dell'Italia.

Nelle scorse ore si era fatto un gran parlare di un eventuale incremento delle accise sul diesel e sul gasolio commerciale che, però, sarebbe stato archiviato dopo il veto imposto da Matteo Renzi, il quale ritiene che prima di aumentare imposte e mini-tasse si debbano tagliare i costi.

La plastic tax

In nome di un Paese più verde, ecologico e pulito, il capo politico del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio, ha proposto di inserire una tassa sulla plastica: "Se una multinazionale deve imbottigliare una bibita - ha sottolineato il ministro degli Affari Esteri - dobbiamo fare in modo che paghi più tasse su una bottiglia in plastica e meno per una bottiglia in vetro".

Nel mirino ci sarebbero anche gli imballaggi: si punta, infatti, a dare il via libera ad un'imposta di 0,2 euro - cifra che potrebbe anche lievitare - per ogni chilogrammo da applicare a bottiglie, confezioni e contenitori per prodotti alimentari.

Ma non è ancora finita. Infatti, se da un lato i tabagisti rischiano di pagare fino a 0,40 centesimi in più per ogni pacchetto di sigarette acquistato (incluse quelle elettroniche), dall'altro potrebbero beneficiare di uno sconto sulle tasse i cittadini che, ad esempio, dal parrucchiere o al ristorante dovessero optare per il pagamento con carta di credito o bancomat.