Il Ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti è intenzionato a proporre, attraverso un emendamento alla Legge di Bilancio, una tassa sui voli aerei per trovare nuovi finanziamenti all'istruzione. Questo è ciò che ha dichiarato il ministro nel corso di una intervista rilasciata a Reuters. Fioramonti ha spiegato che con un aumento di due euro sui voli nazionali e cinque euro sui voli internazionali si potrebbe guadagnare qualche miliardo.

La tassa riguarderebbe sia i voli nazionali, sia quelli internazionali

"Diversi parlamentari del Movimento 5 Stelle, del Partito Democratico e di Liberi e Uguali saranno felici di votare questo emendamento", ha detto Fioramonti.

Il ministro si è quindi detto convinto che tale emendamento possa trovare il voto favorevole del Parlamento. L'aumento dei biglietti aerei, secondo la proposta di Fioramonti, dovrebbe riguardare sia i voli nazionali che quelli internazionali. "Il guadagno per lo Stato ammonterebbe a qualche miliardo, da destinare alle politiche sociali o alla Scuola", ha dichiarato il ministro, che ha poi aggiunto: "Misure di questo genere puntano a diminuire dei comportamenti che sono nocivi per l'ambiente". Al momento le parole di Fioramonti non sono state commentate da nessun altro esponente della maggioranza.

Fioramonti annuncia che dal prossimo anno scolastico i programmi scolastici subiranno dei mutamenti

Ma gli annunci del ministro Fioramonti non si sono limitati alla tassa sui voli: nel corso dell'intervista a Reuters infatti Fioramonti ha dichiarato che, dal prossimo anno, nelle scuole italiane sarà obbligatorio lo studio di sviluppo sostenibile e dei cambiamenti climatici.

"Sto lavorando insieme al mio Ministero per porre il problema dell'ambiente e del clima al centro del modello educativo. Voglio che l'Italia sia la prima nazione a porre il tema della salvaguardia ambientale al centro del modello di istruzione". Secondo l'idea del ministro, dal prossimo anno verrà dedicata un'ora alla settimana alla discussione di queste tematiche.

Inoltre ha annunciato che molte delle materie tradizionali (come la fisica e la geografia) subiranno delle modifiche nei programmi in modo che "tali materie possano essere studiate con una nuova prospettiva, che guardi a un futuro ecologico e sostenibile". Infine Fioramonti ha ammesso che, a suo giudizio, per l'economia italiana sarebbe stato meglio non aver aderito all'Euro ma ormai uscire non converrebbe più.