Nuovo episodio dello scontro tra Report e Giorgia Meloni. La trasmissione di approfondimento giornalistico condotta tutti i lunedì su Rai Tre da Sigfrido Ranucci torna a parlare della cosiddetta ‘fabbrica della paura’, ovvero del modo in cui i movimenti italiani di destra si servirebbero di migliaia di account falsi per far crescere il numero dei loro follower e le relative condivisioni sui social network. Dopo la prima puntata a lei dedicata, la leader di Fratelli d’Italia aveva dato avvio ad una contro campagna social per dimostrare l’estraneità del suo partito alle accuse mosse da Report.

Dopo il servizio andato in onda l’11 novembre, che non ha aggiunto tasselli fondamentali a quanto già rivelato la settimana precedente, è però riesplosa la polemica. Ranucci, convinto di aver smontato le contro accuse dei meloniani, ha invitato la Meloni a querelare la trasmissione se si sente diffamata. Lei, per tutta risposta, ha cinguettato ironizzando sul fatto che, in caso di condanna, forse sarebbe “mamma Rai” a pagarle i danni.

Le nuove accuse di Report a Giorgia Meloni

La trasmissione di Rai Tre presenta il servizio dedicato ai presunti account fake della leader di Fd’I, andato in onda lunedì 11 novembre, ricordando che è stata lei stessa, durante una conferenza stampa, a promettere di smontare le presunte fake news della trasmissione sul suo conto.

"Abbiamo accettato l'invito" ,commentano i giornalisti della redazione sui social. L’autore dell’inchiesta Giorgio Mottola contesta, infatti, le conclusioni a cui sono giunti i protagonisti del suo servizio, confermando la presenza di una altissima percentuale di account falsi sui profili social di Giorgia Meloni. Eventualità da lei smentita con forza, o quantomeno sminuita attraverso una contro inchiesta pubblicata nei giorni scorsi sul web.

Quello che non dice Fratelli d’Italia, questa la nuova accusa mossa da Report, è che "l’anomalia sui loro profili si riferiva a maggio 2019”.

La sfida di Ranucci e la risposta della leader di Fd’I

Insomma, a detta di Report, i dati raccolti dalla Meloni, secondo i quali anche la stessa trasmissione di Rai Tre si avvarrebbe di account fake sui suoi profili social, non sarebbero affidabili perché raccolti con un software non adatto.

Per non parlare del fatto che i suoi fan avrebbero condiviso migliaia di volte notizie provenienti da siti considerati produttori di fake news come ImolaOggi e Vox News. Last but not least, le accuse di intrattenere stretti rapporti con il guru della destra americana Steve Bannon. “Se Meloni continua a pensare che abbiamo detto il falso - la sfida Ranucci in chiusura di trasmissione - ci denunci in un tribunale”. Sfida immediatamente accettata da Giorgia Meloni che, sempre su Twitter, risponde in modo tagliente: “Caro Ranucci, se denuncio e Report perde, i danni li pagate tu e Report, o li paga mamma Rai con i soldi dei contribuenti? Raccontalo agli italiani”.