Uno dei fondatori del movimento delle sardine, Mattia Santori, negli ultimi giorni è stato ospite di diverse trasmissioni televisive diventando in brevissimo tempo una giovane star Politica del tubo catodico. Il ragazzo emiliano, ad esempio, durante il talk show DiMartedì, ha tenuto testa senza nessuna apparente difficoltà a due vecchie volpi del giornalismo come Alessandro Sallusti e Pietro Senaldi. Respinte al mittente anche le accuse formulate dal direttore de La Verità, Maurizio Belpietro, che ha accostato il suo nome a quello di Romano Prodi.

Ma tra le innumerevoli interviste rilasciate, con migliaia di parole pronunciate, era inevitabile incappare in qualche caduta di stile. È il caso del giudizio dato dal leader delle sardine al caso degli affidi dei bambini di Bibbiano, bollato come slogan. Parole che gli sono costate furiose critiche sui social. Eppure, solo poche ore prima, il Presidente in quota Pd dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, aveva invocato “pene esemplari” per gli eventuali colpevoli degli affidi sospetti in Val d’Enza.

Il fondatore delle sardine parla del caso Bibbiano: ‘Slogan’

Giura di non avere “nessuna mira politica” Mattia Santori, uno dei fondatori del movimento delle sardine attorniato da diversi giornalisti in piazza a Bologna (video pubblicato da LaPresse).

L’obiettivo dell’iniziativa sarebbe solo quello di “mandare un messaggio alla politica. Io credo che ci stanno ascoltando molto sia da destra che da sinistra. Il messaggio è questo: ritornate a parlare ai cittadini con dei toni educati e civili. Senza usare stratagemmi comunicativi perché non siamo più la gente degli anni ‘90.

Avete davanti una generazione che sa riconoscere le bugie dalla verità”. Insomma, Santori avverte i politici di non fare i furbi. “L’evento su Facebook della Lega al PalaDozza si chiamava ‘Basta Pd’ - si infervora il leader delle sardine - questo è abbastanza chiarificatore della retorica che stanno usando e allora perché uno deve lanciare una campagna elettorale chiamando l’evento in quel modo?

Che messaggio è?”. Secondo Santori la gente emiliana e romagnola “non merita un ‘Basta Pd’ o ‘Liberiamo l’Emilia-Romagna’, perché gli slogan su Bibbiano qua non funzionano, perché la gente ha un cervello. La pancia puoi usarla altrove. Non è un caso che da tutta Italia stanno dicendo ‘avete ragione’, scendiamo in piazza, basta pancia ma molta più testa”.

Stefano Bonaccini chiede ‘pene esemplari’ per gli eventuali colpevoli

La gaffe di Mattia Santori su Bibbiano arriva quasi in contemporanea, ironia della sorte, con le dichiarazioni di Stefano Bonaccini.

Il governatore Pd dell’Emilia Romagna difende sì le conclusioni a cui è giunta recentemente la commissione regionale chiamata ad esprimersi sul caso Bibbiano. Ma, allo stesso tempo, ha invocato “pene esemplari” se dovessero essere confermate le accuse mosse agli indagati per gli affidi sospetti di bambini in Val d’Enza. Bonaccini, inoltre, ha voluto prendere nettamente le distanze dal Presidente della commissione, il quale aveva paragonato Bibbiano ad un “raffreddore in un soggetto sano”.