Duro intervento alla Camera di Giorgia Meloni sul Mes, il Meccanismo europeo di stabilità. La leader di Fratelli d'Italia si scaglia contro il governo e chiede che il Presidente del Consiglio venga a riferire al più presto in aula, visto che questa misura entrerà in vigore senza che vi sia alcun intervento da parte del Parlamento italiano. Dopo una seduta accesissima, sospesa per bagarre, Meloni sostiene che il Parlamento viene scavalcato e che l'Italia si impegna per oltre cento miliardi di euro al fine di salvare le banche tedesche.

Le parole di Giorgia Meloni

Quest'oggi, nel suo intervento sul Mes alla Camera dei Deputati, Giorgia Meloni ha chiesto al premier Giuseppe Conte di venire "a riferire in aula immediatamente sulle parole che abbiamo dovuto sentire e leggere del ministro dell'economia sul fondo salvastati". La leader di Fratelli d'Italia vuole sapere "su quale basi e con quale mandato sia stato autorizzato a sottoscrivere questa roba qui, senza un pronunciamento del Parlamento italiano."

Meloni, inoltre, si domanda se il premier Conte "ha firmato col sangue degli italiani le cambiali per tenersi seduto sulla poltrona di Presidente del Consiglio".

Le parole sono molto forti e infiammano l'aula di Montecitorio: "Qui stiamo parlando di una nazione come l'Italia che sta versando miliardi alle banche tedesche in vista della Brexit.

E se questo deve accadere vogliamo che il Parlamento sia disponibile a discutere di una materia così importante"

Parlamento scavalcato

Dopo il suo intervento in Aula, parlando con la stampa in Transatlantico, Meloni ha aggiunto quanto segue: "Abbiamo fatto notare la vergogna del ministro dell'Economia Gualtieri", visto che inizialmente non sembrava ci fosse alcun negoziato.

Ma poi "scopriamo non solo che il Trattato sarebbe stato sottoscritto, ma che sarebbe inemendabile" e quindi il Parlamento sarebbe "completamente scavalcato su una vicenda che impegna il nostro Paese per 125 miliardi di euro"

Secondo Meloni, il fondo sarebbe un regalo alla Germania e, di fatto, "serve a salvare le banche tedesche che sono drammaticamente esposte sul piano dei derivati in vista della Brexit".

Assurdo quindi che il Parlamento italiano non abbia potuto minimamente esprimersi.

Sullo stesso tema è arrivato l'allarme del leader della Lega Matteo Salvini, che teme il rischio di prelievi forzosi da parte dell'Ue sui conti correnti italiani in vista della riforma del trattato sul Mes. Intervistato dall'agenzia di stampa Vista ha citato un articolo del quotidiano Milano Finanza dello scorso 23 novembre, che parla di un “pericolo di incursione nei conti correnti degli italiani di notte”.