Nella puntata di questa domenica 3 novembre di "Non è l'Arena" condotto da Massimo Giletti su La7 è stata ospite Maria Elena Boschi, ex ministra ed ora capogruppo alla Camera di Italia Viva, che ha concesso una delle prime interviste televisive dopo la fuoriuscita del PD avvenuta nelle scorse settimane. La deputata renziana si è soffermata su numerosi aspetti di attualità Politica.

Boschi: 'Sul piano umano un po' mi dispiace aver lasciato il PD, ma sono convinta della scelta'

All'inizio la Boschi ha parlato della propria uscita dal PD, dicendo: "E' chiaro che sul piano umano e personale un po' mi dispiaccia.

Ho lavorato con impegno per sette anni dentro al partito. Ma più passa il tempo e più sono convinta di questa scelta, perché il PD è diventato un partito in cui è difficile poter portare avanti le proprie idee senza essere sempre accusati di voler creare fibrillazioni. Evidentemente non siamo riusciti a superare le correnti negli anni scorsi, quindi stato è meglio separare i percorsi. In Italia Viva invece ci sono bellissimi rapporti fra tutti e prevale l'amicizia".

Riguardo al fatto che esponenti come Lotti e Nardella non abbiano seguito la scissione di Italia Viva, la Boschi ha spiegato: "Non c'erano Yes Man o Yes Woman attorno a Renzi. Ma le amicizie profonde restano, ognuno ha scelto liberamente lo strumento migliore per portare avanti le propri idee".

'Negli anni in cui siamo stati al Governo noi le tasse sono sempre diminuite'

Uno dei temi affrontati dalla deputata toscana è stato poi quello della Plastic Tax: "La tassa sulla plastica, così com'è stata pensata, è un errore. Se noi decidiamo di aumentare il costo della plastica per 1 euro al chilo, rischiamo che magari un'azienda decida di andare ad aprire da un'altra parte.

Pagare di più la confezione del latte significa che il consumatore pagherà di più. Cerchiamo di trovare delle coperture alternative".

Aggiungendo poi, sempre sui temi economici: "Sicuramente negli anni in cui siamo stati al Governo noi col PD le Tasse sono sempre diminuite, dal 2013 al 2018 la pressione fiscale è scesa dal 43,6% al 41,2% se si contano anche le 80 euro.

Abbiamo diminuito le tasse sulla casa, il canone Rai, il costo del lavoro e tutta la tassazione sull'agricoltura. Sono convinta che se lavoreremo bene in Parlamento, usciremo con un testo definitivo della Legge di Bilancio che non aumenterà le tasse".

Confermando anche le proprie critiche al reddito di cittadinanza: "Se potessi lo ridiscuterei, non è normale vedere immagini come quelle di chi lo percepisce e poi va a spacciare droga in Porsche. Non è normale, ci sono delle falle. Ma se si sta in un Governo di coalizione bisogna anche rispettare le battaglie degli altri".

La Boschi sul rapporto col M5S

Maria Elena Boschi poi ha spiegato: "Noi facciamo il tifo perché Conte lavori bene, se lavora bene è meglio per gli italiani e anche per noi.

Certo che su alcune cose noi facciamo le nostre battaglie: noi non vogliamo certo mettere in difficoltà le nostre aziende con nuove tasse. Questo non significa mettere in discussione il Governo".

La deputata di Italia Viva si è poi espressa su cosa ha provato quando ha dovuto votare la Fiducia al Governo assieme al M5S, dopo tutte le cause legali che negli anni ci erano state contro di esso: "Ho dovuto tirare un bel respiro quando sono dovuta passare sotto ai banchi del Governo per votare la fiducia. Questo è vero. Sarei ipocrita a dire che a livello personale non è stato un po' pesante scegliere di iniziare il cammino col M5S. Io fin da subito ho capito e condiviso l'idea di Renzi di provare a proporre un Governo con loro.

Però dentro di me ho anche pensato che mi sarebbe costato fatica in termini personali. (...) Anche i miei genitori si sono fidati di me in questa scelta, hanno pensato anche loro da cittadini che sia stato giusto. Questo non significa che sia stato indolore, e anche per questo non ho voluto ritirare le varie cause giudiziarie in piedi verso di loro. Non era giusto chiuderle, non si potevano dimenticare le offese ricevute. E nessuno mi ha chiesto di farlo".