Matteo Salvini lancia l’allarme sul rischio di un prelievo forzoso da parte dell’Unione europea sui conti correnti degli italiani se dovesse essere approvata la riforma del trattato sul Mes così come è formulata adesso. In realtà, il leader della Lega, intervistato dall’agenzia di stampa Vista, cita, interpretandolo, un articolo pubblicato sul quotidiano economico Milano Finanza lo scorso 23 novembre. A detta dell’ex Ministro dell’Interno, infatti, per MF ci sarebbe un “pericolo di incursione nei conti correnti degli italiani di notte”. Un eventualità che terrorizza i cittadini italiani, i quali non hanno ancora dimenticato la tassa patrimoniale, il famigerato 6x1000 sui capitali, introdotta nel 1992 dal governo guidato dal socialista Giuliano Amato.

Salvini, inoltre, rincara la dose definendo l’eventualità dell’entrata in vigore del trattato sul Mes come un “cappio al collo” per l’economia tricolore.

Il giudizio di Matteo Salvini sul Mes: ‘Un cappio al collo’

“Sul Mes avete attaccato a testa bassa il governo. Che cosa succede e come andrà a finire?”, domanda il giornalista dell’agenzia Vista a Matteo Salvini. “Ci sono due riunioni in Europa il 4 e il 12 dicembre. Ci dovrà essere un passaggio parlamentare”, risponde con iniziale pacatezza il leader leghista prima di scatenare la tempesta. “Qua non si tratta della posizione della Lega - prosegue poi alzando il tono - qua Bankitalia, Abi, il mondo delle imprese sono preoccupati perché è un trattato, così come è riformato, che mette il cappio al collo delle banche, dell’economia e dei risparmiatori italiani.

Quindi - attacca gli ex alleati nel governo gialloverde - abbiamo sempre ribadito il nostro no chiaro e tondo a Tria, a Conte e a Di Maio. Se qualcuno ha fatto di nascosto quello che il parlamento non gli aveva permesso di fare, ne risponderà”. Quest’ultimo riferimento va al sospetto, da lui stesso avanzato, che il Premier Giuseppe Conte possa aver firmato di nascosto un accordo con l’Ue per modificare il Mes.

Fatto che, a suo dire, gli potrebbe valere l’accusa di “alto tradimento”.

L’allarme sui conti correnti degli italiani in pericolo

“Ma c’è la possibilità di un dialogo, non dico con il M5S, ma magari con alcuni parlamentari e poi un voto in parlamento sul Mes?”, lo incalza allora il cronista. “Il voto in parlamento è previsto per legge - ricorda Matteo Salvini - i 5 Stelle sono stati sempre evidentemente contrari a questo trattato, come la Lega.

Basta che chi sta guardando questa intervista poi vada su internet dove può trovare dichiarazioni, documenti, votazioni, emendamenti”. Poi, ecco il colpo di scena. “Su Milano Finanza - denuncia il leader del Carroccio - si legge addirittura del pericolo di incursione nei conti correnti degli italiani di notte. Quindi è un trattato pericoloso a vantaggio delle banche tedesche e contro l’economia italiana. Chi lo firma se ne assumerà tutte le responsabilità. Contiamo di non arrivare a quel momento”.