L'inizio del 2020 potrebbe essere fondamentale per il proseguo del governo Conte. Momenti cruciali potrebbero essere rappresentati dall' andamento dei vari pariti di maggioranza alle elezioni regionali in Calabria e in Emilia Romagna. Stando, tuttavia, alle dichiarazioni rilasciate nelle scorse ore da Goffredo Bettini a Radio 24 quello di gennaio sarà anche il mese in cui si andranno a fare delle verifiche sulle strategie dell'esecutivo.

Il dirigente del Partito Democratico ha sottolineato l'impossibilità per la maggioranza di dipendere quotidianamente dagli umori di Luigi Di Maio, capo politico del M5S, e di Matteo Renzi, leader di Italia Viva.

Goffredo Bettini aspetta l'agenda programmatica di Conte

A paventare l'ipotesi che il primo mese dell'anno nuovo possa essere decisivo per le sorti del governo è proprio l'esponente del Partito Democratico Goffredo Bettini, il quale da ospite della trasmissione 24 Mattino, ha delineato in maniera chiara cosa ci sarà da aspettarsi dopo la fine delle festività natalizie. "A gennaio - ha sottolineato - avremo una verifica".

Parole che, naturalmente, rischiano di avere un peso importante. Non a caso Bettini pone l'accento sulla necessità che il Presidente del Consiglio, sempre a gennaio si presenti con una sua agenda programmatica alle varie forze politiche della maggioranza.

Bettini non vuole che il Governo dipenda da Renzi e Di Maio

Proprio in previsione di una possibile concretizzazione di quest'eventualità, Bettini esprime la posizione del Partito Democratico. "Quando Conte - ha detto - si presenterà con una sua agenda, discuteremo. Si dovrà presentare con un programma che tenga conto delle cose successe, poi si approva o non si approva".

Al momento da parte dei dem non sembra esserci voglia di sottostare a logiche o strategie che possano essere eccessivamente condizionate dagli altri 'azionisti' della maggioranza. Il riferimento va, naturalmente, al Movimento Cinque, a Italia Viva e alle loro figure di spicco. "Non possiamo - ha sottolineato Bettini - stare sospesi ogni giorno alle dichiarazioni di Di Maio o alle dichiarazioni di Renzi".

Proprio nei confronti dell'ex premier Renzi, ormai fuoriuscito dal Pd, arrivano delle frecciatine da parte di Bettini: "Prima vuole il maggioritario, poi vuole il proporzionale. Prima dice che vuole eleggere il Presidente della Repubblica, poi che si può andare a votare subito. Questo non va bene".

A gennaio si capirà se queste scaramucce saranno veramente destinate a tramutarsi in una vera e propria di crisi di governo, oppure se rientreranno nella normale dialettica fra i vari partiti.