La questione Mes continua ad essere oggetto di attenzione da parte degli opinionisti politici. Il Senato, nel frattempo, ha approvato la risoluzione del governo sul tema. Maria Giovanna Maglie ha esternato con un tweet una critica aperta nei confronti del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Lo ha infatti accusato di arrampicarsi sugli specchi e di avere delineato scenari che non corrisponderebbero alla verità. Ha addirittura parlato di 'pacco' per gli italiani relativamente al Fondo Salva Stati.

Per Conte Italia non ha nulla da temere

Prima del voto in Senato, il Presidente Conte ha inteso provare a respingere possibili perplessità sul Mes.

Ha manifestato l'esigenza generale attuale di non "insinuare dubbi e paure nei cittadini italiani". Ha provato ad allontanare ambiguità sulla possibilità che il Meccanismo di Stabilità europeo possa essere creato a vantaggio o a danno di specifici paesi, ma soprattutto ha chiarito quella che è la posizione dell'Italia. Ha posto, infatti, l'accento sul fatto che l'Italia non abbia nulla da temere, alla luce di un debito che andrebbe considerato "pienamente sostenibile". A dimostrarlo, secondo Conte, ci sarebbero le valutazioni delle principali istituzioni internazionali, i mercati e la Commissione Europea.

È noto che le opposizioni e chi ha un parare dubbio sul Mes, la pensi diversamente. La paura di questa componente è che i nuovi impegni economici richiesti a chi intende far parte del nuovo Fondo Salva Stati potrebbero non essere alla portata dell'Italia.

Il Mes, com'è noto, ha la funzione di diventare un sistema d'aiuto per i paesi che potenzialmente potrebbero trovarsi in difficoltà. Per aderirvi è necessario contribuire economicamente e, secondo diverse correnti di pensiero, gli eventuali impegni rischiano di essere troppo gravosi per l'Italia. Risultare, eventualmente, inadempienti potrebbe dare azione a clausole e norme che potrebbero addirittura mettere in discussione la sovranità politica ed economica dell'Italia.

Questa è, naturalmente, la ricostruzione semplificata di chi è opposizione al governo e non vede di buon occhio il Mes, non accettando il rischio descritto.

Maglie parla di bugie dette da Conte

Il modus operandi di Giuseppe Conte in relazione al Mes è stato oggetto di dure critiche da parte delle opposizioni. La Lega, ad esempio, ha paventato l'ipotesi che, per lui, possa configurarsi il reato di alto tradimento per non aver tutelato gli interessi del Paese.

Salvini e i suoi hanno minacciato di fare esposto in Procura. Conte, sollecitato dalla pressione politica e mediatica, si è trovato più volte a spiegare la situazione davanti alle Camere, provando a confutare le tesi avverse. In particolare Maria Giovanna Maglie si è scagliata contro il suo ultimo intervento in Parlamento, chiamandolo 'Giuseppi' in maniera ironica e ricordando l'ormai celeberrimo errore di Trump.

"Si è distinto - ha scritto - in bugie e arrampicate ardite sugli specchi". La colpa che gli addebita è quella di aver parlato di un "pacchetto" che, in realtà, a Bruxelles, secondo lei, non esisterebbe e che il Mes sarebbe, a suo avviso, destinato ad andare avanti da solo. "Tra una balla e l'altra - ha chiosato - Conte 2 ha fatto un pacco agli italiani".

E non manca l'hashtag conclusivo che sembra prefigurare un futuro non a lunga gittata per il governo: "Non dureranno".