"Tornare prima possibile nelle piazze: questo è l'obiettivo di questa riunione in cui ci siamo conosciuti", ha dichiarato Mattia Santori, leader del movimento, alla fine della prima riunione nazionale con i 150 promotori di 113 piazze d'Italia, in cui hanno manifestato le sardine dal 14 novembre ad oggi. Il movimento nato a Bologna, più carico che mai, è pronto per la seconda fase. I vari "animatori" hanno preso le prime decisioni su cosa fare a gennaio dell'anno nuovo dopo la pausa natalizia: il primo obiettivo è quello di lavorare per una sconfitta della destra alle prossime regionali in Emilia-Romagna e in Calabria, che si terranno il 26 gennaio 2020.

Ha dichiarato Grazia De Sario, di Barletta, coordinatrice delle sardine in Puglia: "Non ci saranno comunque partiti e non ci saranno liste civiche in Emilia-Romagna. Sicuramente appoggeremo le liste di sinistra, ognuno nella sua libertà", concludendo "tutte le decisioni comunque le prenderemo sempre insieme". Nella fase tre, che avrà inizio a febbraio, le sardine di tutta Italia inizieranno a ragionare sul tema dell'apertura dei porti e sul problema dell'immigrazione, ma anche su altre emergenze sociale come quella della povertà dilagante tra gli stessi italiani.

Previsto incontro con Conte

Dopo essersi confrontati su questi temi, per scegliere una direzione comune, i vari coordinatori del movimento si incontreranno con il premier Giuseppe Conte, che si è detto disposto ad incontrarli per confrontarsi con loro.

Le sardine, tuttavia, tengono a precisare: "Non rubiamo le piazze a nessuno, noi vogliamo solo essere un corpo intermedio di collegamento tra la politica e la società civile". La vera sfida del movimento nato a Bologna un mese fa si trova nell'ultima voce che il dizionario riserva al verbo pretendere, ovvero avere la pretesa di poter fare qualcosa di superiore alle proprie possibilità, facendo stima eccessiva di sé.

La partita si gioca proprio su questo punto.

Intanto, sabato e domenica scorsi sono state giornate di grande soddisfazione per il movimento, che ha conquistato anche piazza San Giovanni a Roma, luogo storico della sinistra italiana, dove gli organizzatori dichiarano che le sardine erano più di 100.000. Ultimamente si sono moltiplicati gli endorsement da parte di vari politici ed intellettuali di rilievo nazionale, tra cui Mario Monti, Roberto Saviano, Vauro, Erri De Luca, Laura Boldrini, Nicola Zingaretti.

In piazza sono scese persone di tutte le età, tra cui molti giovani ma anche molti anziani, che insieme hanno cantato "bella ciao" sotto uno striscione di 80 metri. La passione di una manifestante di 65 anni, Stefania Fagiolo, è visibile e contagiosa. Era assieme ai giovani a vendere spillette del movimento: "Sopra le spille c'è scritto bella ciao, il canto della libertà".