Tra i diversi temi trattati nel corso della puntata del talk show Dritto e Rovescio, andato in onda giovedì 12 dicembre su Rete 4, c'è anche quello del presunto razzismo degli italiani. Il conduttore Paolo Del Debbio decide di aprire la discussione mostrando alcuni dati contenuti nel 53° Rapporto del Censis: il 70% degli intervistati ritiene infatti che gli italiani stiano diventando sempre più razzisti. A discuterne in studio ci sono Jacopo Fo, il conduttore de La Zanzara Giuseppe Cruciani, la ex showgirl Alba Parietti e il deputato leghista Alessandro Morelli.

Inevitabile il doppio battibecco della Parietti, prima con Cruciani e poi con l'esponente della Lega. Lei si dice convinta che gli italiani non siano solo razzisti, ma anche sessisti.

L'opinione di Alba Parietti sul razzismo e il doppio scontro con Cruciani e Morelli

Durante Dritto e Rovescio, il conduttore Del Debbio mostra un cartello che riporta alcuni dati raccolti dal Censis nel suo tradizionale Rapporto annuale. Secondo i risultati della ricerca, il 70% degli intervistati ritiene che i cittadini italiani siano sempre più razzisti nei confronti dei migranti. Le cause? Difficoltà economiche, insicurezza e troppi immigrati. "Visto che state parlando di razzismo in generale, io ci metterei anche il sessismo - prende la parola ad un certo punto Alba Parietti - questo vale anche per le donne.

Questo non è soltanto un Paese razzista. Dite che non conta il colore della pelle, non è vero". La Parietti fa anche alcuni esempi di donne o persone transessuali discriminate sul lavoro. Poi, tornando sul tema razzismo, risponde così al leghista Morelli: "I porti non sono mai stati veramente chiusi perché la gente continuava ad arrivare.

Per fare propaganda Politica sono state tenute sotto il sole delle persone a 40 gradi, a crepare di caldo, di sete e di fame, per dare una dimostrazione. Erano dei poveretti". Il deputato della Lega le risponde piccato: "Purtroppo la magistratura li riapriva".

Giuseppe Cruciani: 'La canzone di Checco Zalone non è razzista'

Del fatto che gli italiani non siano affatto razzisti ne è convinto, invece, Giuseppe Cruciani.

"Qui siamo alla follia, ormai, della ricerca del razzismo in qualsiasi cosa, una specie di fobia contro ogni manifestazione, anche quella più lontana dal razzismo che è Checco Zalone", sbotta il giornalista citando l'esempio del trailer del nuovo film dell'attore pugliese. "Cioè una canzone totalmente innocente (Immigrato ndr) e che anzi forse prende per il c… alcuni aspetti del sovranismo, se vogliamo, come prima gli italiani. Abbiamo visto alcune associazioni che si occupano di accoglienza agli immigrati, penso a Baobab - prosegue Cruciani - alcuni intellettuali sparsi per la penisola italica che hanno detto: 'Beh questa però è una canzone un po' razzista perché si usano degli stereotipi nei confronti degli immigrati'. Devo dire che la cosa di Zalone è significativa, perché noi vediamo il razzismo in cose lontanissime dal razzismo. Figuriamoci una canzone di Checco Zalone".