Il Governo dovrà concentrarsi sulla prossima riforma pensionistica che potrebbe sostituire il meccanismo voluto dalla Lega. A gennaio, infatti, dovrebbe riaprirsi il cantiere sulla previdenza con un primo incontro che coinvolgerà l'esecutivo giallo-rosso e le parti sociali. L'obiettivo principale del Governo Conte consiste nel trovare una soluzione per evitare lo scalone che si creerà fra la fine del 2021 e l'inizio del 2022, ovvero al termine della sperimentazione di Quota 100.

Il Governo apre a modifiche su Quota 100, ipotesi di uscita a 64 anni

Tuttavia, ci sarebbero diverse ipotesi al vaglio dell'esecutivo che dovrebbero portare ad un restyiling della misura sbandierata dalla Lega.

Stando a quanto riporta il quotidiano economico "Il Sole 24 Ore", infatti, tra le ipotesi al vaglio dell'esecutivo, ci sarebbe quella riguardante una conferma di Quota 100 seppur con qualche modifica. Si tratta di un'innalzamento della soglia anagrafica a 64 anni unitamente ai 36 anni di versamenti contributivi, con il ricalcolo dell'assegno previdenziale secondo il metodo contributivo. Tuttavia, potrebbe essere una buona possibilità, visto che i lavoratori che usciranno nel 2022 avranno sempre meno anni residui a calcolo retributivo e, quindi, subiranno un impatto sempre più modesto in termini di pensione finale.

Sempre secondo quanto afferma "Il Sole 24 Ore", il Presidente del Cnel Tiziano Treu, infatti, avrebbe formato un gruppo di tecnici tra i quali, Alberto Brambilla, Cesare Damiano e Marco Leonardi al fine di trovare una soluzione sulla flessibilità in uscita che sia sostenibile nel lungo periodo, oltre a trovare una forma di integrazione su base fiscale da adottare per dare più forza alle Pensioni dei lavoratori con carriere discontinue.

Tridico mira a flessibilità basata sul grado di gravosità

L'altra ipotesi, invece, lanciata dal Presidente dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale Pasquale Tridico, riguarda le uscite anticipate basate sul grado di gravosità delle varie categorie di lavoratori. Tuttavia, lo schema ipotizzato dal Presidente dell'Inps potrebbe essere preso in considerazione dal ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, che si è detta pronta a coordinare il tavolo di confronto con i sindacati.

Salvini difende Quota 100

Secondo il quotidiano "La Stampa", infatti, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte avrebbe aperto a modifiche su Quota 100, con particolare riguardo ai lavori considerati usuranti. "E' chiaro che il modo migliore, come indirizzo politico, è affrontare il tema distinguendo i lavori usuranti da quelli che non lo sono", ha spiegato.

Tuttavia, la risposta del segretario federale della Lega Matteo Salvini non si è fatta attendere: "Se toccano Quota 100 e i decreti sicurezza, dovranno vedersela con il popolo italiano", ha ribadito l'ex ministro dell'Interno.