Nel corso della prima udienza generale del nuovo anno, che viene dedicata al naufragio di San Paolo, Papa Francesco, commentando la parte finale degli Atti degli Apostoli, invita tutti quanti ad essere più sensibili verso tutte le persone che naufragano sulle nostre coste, in modo da non restare indifferenti e disumani. Il naufragio di San Paolo, ricorda il pontefice, ci invita ad amare ancora di più il prossimo.

Le parole del pontefice

Nel corso dell'udienza generale del mercoledì, Papa Francesco ha invitato i fedeli a chiedere al Signore di vivere ogni prova con l'aiuto della fede.

Ha rinnovato l'invito ad "essere sensibili ai tanti naufraghi della storia", che approdano esausti e stanchi sulle nostre coste, e a saperli accogliere con amore fraterno, lo stesso amore che viene dall'incontro con Gesù. Questo amore infatti "salva dal gelo dell'indifferenza" e dal gelo della disumanità.

Inoltre all'inizio dell'udienza ha invitato tutti i fedeli a leggere gli Atti degli Apostoli, sottolineando come il Vangelo riesca ad essere universale, arrivando a tutti i popoli.

L'esempio di San Paolo

E nel corso dell'udienza ha parlato del viaggio e del naufragio di San Paolo, che approda sull'isola di Malta. Per il Papa il disegno che conduce Paolo nel suo viaggio salva non soltanto l'apostolo, "ma anche i suoi compagni di viaggio".

In questo modo infatti il naufragio, da disgrazia, diventa "opportunità provvidenziale".

Infatti San Paolo viene accolto dagli abitanti dell'isola, miti e accoglienti a quel tempo. E aggiunge che quando un credente "fa esperienza della salvezza" non la trattiene per sé soltanto, "ma la mette in circolo". Ed in questo modo che un cristiano provato e sofferente può avvicinarsi ancora di più a chi soffre, per il fatto che conosce la sofferenza, e può essere più sensibile e solidale verso gli altri.

L'esempio di Paolo insegna a vivere ogni prova stringendosi a Cristo. "L’amore di Dio sempre è fecondo" e chi si lascia prendere dal Signore ricevendo i suoi doni, sarà portato a dare di più agli altri.

Le critiche al Papa

Recentemente il Papa è stata sommerso di critiche dopo che la notte del 31 dicembre aveva dato un piccolo schiaffo sulla mano ad una fedele in Piazza San Pietro, che aveva strattonato con insistenza il vestito del Pontefice.

Poche ore dopo, in occasione del primo Angelus del 2020, tornando sull'accaduto, ha chiesto pubblicamente scusa, ammettendo di aver perso la pazienza, dando così un cattivo esempio.

Le immagini comunque hanno fatto il giro del mondo ed hanno scatenato opposte reazioni. E non è mancata anche in questo caso l'ironia e la satira del web. E addirittura un ristorante di Napoli ha lanciato un nuovo piatto, i paccheri del Papa, dopo questo episodio.