Non si fermano le polemiche in vista della settantesima edizione del Festival di Sanremo. Dopo le polemiche sui testi del rapper romano Junior Cally, i cui testi sono stati attaccati da più parti per essere misogini e offensivi verso le donne, interviene Matteo Orfini che punta il dito contro le recenti dichiarazioni sull'argomento di Matteo Salvini. Il leader della Lega viene incalzato dal deputato del Partito Democratico, il quale gli ricorda che non molto tempo fa ha portato su un palco una bambola gonfiabile con l'intenzione di offendere Laura Boldrini.

Le parole di Salvini su Junior Cally

Sui testi del rapper romano Junior Cally che sarà ospite del prossimo Festival di Sanremo, le parole dell'ex Ministro dell'Interno, affidate ad un post su Twitter, sono piuttosto chiare: "Mi vergogno di quel cantante che paragona Donne come t...e, violentate, sequestrate, stuprate e usate come oggetti". E nella seconda parte del tweet aggiunge: "Lo fai a casa tua, non in diretta sulla Rai e a nome della musica italiana".

L'ultima parte della dichiarazione però ha lasciato molte perplessità. Molti infatti si chiedono che cosa intendesse Salvini quando dice che Cally è libero di insultare le donne a casa sua e non a Sanremo. Non sono in pochi a sottolineare come sia proprio all'interno delle abitazioni domestiche che si consumino moltissimi casi di abusi e di violenza.

Le parole di Matteo Orfini

Ed è proprio in questa direzione che si è mossa la critica di Matteo Orfini, deputato del Partito Democratico, che vuole ricordare al leader del Carroccio come in passato avesse mostrato sul palco una bambola gonfiabile per offendere la deputata e collega di partito Laura Boldrini, un gesto che sicuramente non gli rende onore.

E aggiunge poi che non ha senso dire "lo fai a casa tua" considerato che è proprio tra le mura di casa che avvengono moltissimi episodi di violenza, spesso invisibili e non denunciati.

La lettera delle 29 deputate

Nella giornata di ieri inoltre bisogna ricorda che un gruppo di 29 deputate ha scritto una lettera alla Commissione di Vigilanza Rai, all'amministratore delegato Fabrizio Salini, al CdA Rai e all'Usigrai, il sindacato dei giornalisti, per chiedere le scuse pubbliche del conduttore del festival Amadeus, per le parole pronunciate nel corso della conferenza stampa di presentazione del festival.

Le onorevoli nella loro lettere stigmatizzano le parole del conduttore, il quale avrebbe portato avanti "un modello diseducativo di donna bella", disponibile a ricoprire "ruoli di secondo piano" per non oscurare la figura del compagno.

Non vengono risparmiate critiche nemmeno alle ospiti presenti alla conferenza stampa di presentazione del festival, che non hanno preso le distanze dalle parole del presentatore. Non mancano inoltre parole di condanna per i testi del rapper Junior Cally, i cui testi, si legge, sono "pieni di violenza, sessismo e misoginia”.