I numeri usciti dalle urne delle elezioni Regionali in Emilia-Romagna non sono stati quelli attesi da Matteo Salvini che ha visto la candidata della Lega, Lucia Borgonzoni, staccata di più di 8 punti percentuali dal rivale del Pd Stefano Bonaccini. La Regione "rossa" italiana per eccellenza non ha dunque cambiato colore e il Pd si è dimostrato in netta ripresa, probabilmente anche grazie all'innesto di forze fresche nel campo del centrosinistra, rappresentate dal movimento delle Sardine.

Salvini ha commentato in maniera dimessa i risultati elettorali in Emilia-Romagna durante una conferenza stampa tenuta la notte scorsa e trasmessa in diretta anche da Enrico Mentana durante la sua "maratona".

Il conduttore del Tg di La7, insieme ai suoi ospiti Marco Damilano e Tommaso Labate, si è anche lasciato sfuggire alcune battute al vetriolo contro il leader leghista, senza escludere nemmeno un ficcante riferimento al citofono del presunto spacciatore suonato a Bologna: "Piange il citofono".

I primi commenti di Mentana sul risultato elettorale in Emilia-Romagna: 'Sconfitta di Salvini'

Nelle prime ore della notte tra domenica 26 e lunedì 27 gennaio, Enrico Mentana commenta a caldo negli studi di La7 i primi dati delle proiezioni sull'esito del voto regionale in Emilia-Romagna. Anche se i numeri al momento non sono ancora definitivi, per il direttore del Tg di La7, e conduttore della ormai tradizionale "maratona" elettorale, "una cosa è chiara".

E cioè che "queste elezioni sono state caricate da tutti di un fortissimo significato, di un grandissimo peso. E poi succede semplicemente che quando si comincia a vedere il risultato si creano aspettative e timori forti". Io temo per Salvini che debba fare "Piange il citofono" - irride il leader della Lega parafrasando la famosa canzone di Domenico Modugno 'Piange il telefono' - se ci sono 8-10 punti tra Bonaccini e la Borgonzoni si chiama sconfitta".

Emilia-Romagna, Mentana: 'Salvini in versione Pierre de Coubertin'

Ma Enrico Mentana si dimostra irrefrenabile nel corso della sua interminabile maratona televisiva. Dopo aver ascoltato alcuni passaggi della conferenza stampa di Matteo Salvini in cui il leader della Lega, dopo aver ringraziato calorosamente la sua candidata Lucia Borgonzoni, si è dichiarato emozionato perché "dopo settant'anni per la prima volta c'è stata una partita" in Emilia-Romagna, Mentana ha commentato così: "Salvini in versione Pierre de Coubertin, l'importante non è vincere ma partecipare".

Labate: dopo la sconfitta in Emilia-Romagna, Salvini 'sembra come Ulisse nell'Odissea'

L'ennesima presa per i fondelli a Salvini da parte di Mentana viene poi completata, per così dire, dal giudizio sferzante proposto da Tommaso Labate. "Non è più il sicuro vincitore di un ipotetico ritorno alle urne, le elezioni si allontanano ancora di più - ragiona il corsivista del Corriere della Sera - Salvini sembra come Ulisse nell'Odissea. Sembra sempre vicino a questa Itaca delle elezioni anticipate ma, vuoi per un incidente vuoi per altro, viene sempre ricacciato in alto mare. È cambiata la consistenza del Pd".

Mentana chiosa paragonando i dem ai Proci dell'Odissea scatenando grasse risate in studio.

"Questa doveva essere una delle elezioni che confermava lo sfondamento di Matteo Salvini al Sud - prosegue nel suo ragionamento Labate spostando il focus sulla Calabria - ma quando arretra in un anno dal 22% delle Europee all'11% delle Regionali vuol dire che alla prossima ne avrà ancora di meno perché non si avrà la corsa a candidarsi con Salvini di quel pezzo di ceto politico che sotto Roma ancora incide a livello di preferenze. La forza attrattiva del brand Salvini al Sud non ha funzionato. Il disincentivo che si è avuto da questo score non brillantissimo rallenterà la corsa verso la Lega di pezzi di ceto politico".