Matteo Salvini e Luigi Marattin hanno avuto un vivace confronto nel corso della trasmissione L'aria che tira di La7. La trasmissione condotta da Myrta Merlino è stata teatro di un acceso scambio di battute tra gli esponenti della Lega Nord e di Italia Viva. L'oggetto del contendere erano i dati relativi agli effetti di Quota 100. Da un lato il renziano ha sottolineato il bollettino negativo emesso da Bankitalia. Dall'altra il leghista ha mostrato scetticismo sulle stesse cifre. Ne è nato uno scontro senza esclusioni di colpi, con tanto di stilettate politiche da una parte e dall'altra.

A L'aria che tira si è parlato di Quota 100

Luigi Marattin ha contestato a Salvini l'effettiva produttività di Quota 100. Una misura di cui lo stesso leader della Lega si è detto orgoglioso. Una soddisfazione che l'esponente di Italia Viva ha contestato, sottolineando l'impatto negativo della misura certificato da un bollettino della Banca d'Italia. Il riferimento specifico riguarda un segno meno (0,4% per l'esattezza) nell'occupazione che cozza con l'idea che Quota 100 avrebbe portato nuovi posti di lavoro grazie al turnover generazionale. "Non scherziamo" è stata la replica di Salvini. I toni sono diventati aspri nel momento in cui Matteo Salvini ha iniziato a percepire che il suo interlocutore fosse in procinto di interromperlo.

"Se lei mi fa una domanda, deve essere educato ed attendere la risposta. Capisco che dalle parti di Renzi ci sia un pochino di arroganza".

A quel punto il leghista ha provato a raccontare quelli che sono i suoi feedback, "Ci sono - ha detto - decine di migliaia di giovani, solo 60.000 nel pubblico impiego, che grazie ai pensionamenti di Quota 100 sono già entrati nel mondo del lavoro, prendendo il posto di italiani che sono stati liberati dalla gabbia della legge Fornero".

"Quindi Bankitalia ha sbagliato?" ha chiesto ironicamente Marattin.

Salvini difende Quota 100

Pronta la replica di Matteo Salvini: "Sui bollettini di Bankitalia, che è pagata per vigilare sulle banche e intanto non vigilava a sufficienza perché le banche saltavano, mi permetto di avere dei dubbi. Sono orgoglioso di Quota 100 e chi vuole tornare alla Fornero commette un danno sulla pelle degli italiani".

"Io ritengo - ha incalzato Marattin - che un politico serio debba potersi confrontare con i dati come misurati dalle istituzioni indipendenti. Non dire che le istituzioni sbagliano quando i dati a lei non piacciono. La propaganda non è Politica".

Salvini, sentendosi interrotto, ha tuonato: "L'educazione non si regala fuori dalla parrocchia. Se il signore in studio rappresenta un partito che ha governato questo Paese, che adesso i sondaggi danno al 4%, preferisce la legge Fornero. Se sono al 4% un motivo ci sarà. "In democrazia - ha proseguito il leghista - chi vuole tornare alla legge Fornero domenica vota Bonaccini, chi vuole Quota 100 vota Lega".

"Ma perché la butti sempre in caciara? Confrontati" - ha reagito Marattin prima che Myrta Merlino salutasse Salvini ponendo fine all'acceso duello..