Bruno Vespa, nel suo consueto editoriale apparso su Il Mattino, ha provato ad analizzare quelli che sono gli attuali scenari della politica italiana e, soprattutto, quelli che potrebbero delinearsi nel prossimo futuro. Lo ha fatto basandosi su quelli che sono stati i risultati elettorali nelle regionali di Calabria ed Emilia Romagna dello scorso 26 gennaio. A suo avviso, le urne hanno permesso a ciascun partito di valutare il proprio reale valore, aprendo in ogni schieramento eventuali riflessioni. Dalla Lega al Movimento 5 Stelle, secondo Vespa, tutti hanno trovato il modo di trarre delle conclusioni relativamente al proprio peso sulla scena politica attuale.

La Lega non è invincibile, Fratelli d'Italia in crescita

Da diversi mesi, ormai, la Lega viene riconosciuto da tutti i sondaggi come primo partito. Questo, però, non autorizza a ritenersi in grado di asfaltare sempre e comunque gli avversari. Sembra essere questo l'insegnamento che il Carroccio potrebbe aver tratto dalle ultime regionali. In fondo, in Emilia Romagna il centrodestra ha perso e in Calabria il partito di Salvini non è stato lo schiacciasassi che si è rivelato in altri territori. "Salvini - scrive il conduttore di Porta a Porta ha preso atto di essere molto forte, ma non onnipotente". Continua, poi, ad essere certificata dai numeri l'ascesa di Fratelli d'Italia. Giorgia Meloni viene definita da Bruno Vespa "in crescita costante".

A ciò va aggiunto il fatto che Forza Italia, in difficoltà secondo i sondaggi, ha avuto un colpo di coda importante, andando a piazzare al governo della Calabria una propria esponente come Jole Santelli. Non a caso, il partito di Berlusconi viene etichettato dal conduttore di Porta a Porta come "debolissimo al nord, ma determinante al Sud".

Vespa sul futuro del governo parla di un Conte vicino al Pd

In attesa di capire come andranno le prossime elezioni regionali, c'è da capire cosa potrà accadere a Roma. E' noto come il Movimento 5 Stelle abbia subito, in Calabria ed Emilia Romagna, una debacle abbastanza evidente. Un fatto che apre spazio alle riflessioni di Bruno Vespa.

A suo a avviso, almeno a Roma, il Partito Democratico avrebbe dei punti non negoziabili nei futuri accordi con i grillini: abolizione dei decreti sicurezza e prescrizione. Secondo il giornalista, inoltre, in seno alla parte piddina della maggioranza non ci sarebbe l'intenzione di revocare le concessioni autostradali ad Atalantia in cambio di nuovi posti di lavoro, abbassamento delle tariffe e strategie di investimento. Particolarmente interessante è poi la ricostruzione rispetto a quella che sarebbe la posizione di Conte e sulle intenzioni del Pd. "I Democratici - evidenzia Vespa - vogliono assumere la guida politica del governo e Conte è schieratissimo con loro".