L'emegenza Coronavirus in Italia sta avendo anche risvolti politici. Per quanto le forze politiche stiano manifestando il proposito di fare fronte comune contro un'emergenza virale che inquieta l'Italia, non mancano gli scambi di frecciate e le valutazioni sulla condotta del governo in materia. Nel corso della trasmissione L'aria che tira, grazie alla presenza della sondaggista Alessandra Ghisleri, si è provato a fare il punto della situazione su come la pensano gli italiani. Dai numeri ottenuti con le rilevazioni si è arrivato a prendere atto di come, nell'ultimo periodo, sia sensibilmente diminuita la soddisfazione nei confronti dell'esecutivo rispetto alla capacità di fronteggiare la diffusione del coronavirus.

Italia primo paese europeo per contagi

I numeri, al momento, raccontano come l'Italia rappresenti il primo paese europeo per contagi. I numeri relativi alla diffusione del virus continuano a crescere ed è inevitabile che impazzino polemiche anche sul perché questo stia accadendo. C'è chi crede alla fatalità e chi punta il dito verso la gestione della situazione da parte dell'esecutivo. Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research, ha fatto il punto rispetto alla variazione dell'opinione degli italiani in materia di coronavirus. Fino alla scorsa settimana emergevano timori nei confronti del virus nel 50% del campione preso in considerazione e nel 70% c'era soddisfazione per il modo in cui il governo stava affrontando la situazione.

Erano numeri che si traevano da un sondaggio condotto per Porta a Porta.

Coronavirus: cresce insoddisfazione per il governo sulla gestione

Si trattava naturalmente di evidenze statistiche provenienti da una fase in cui non c'era ancora contezza di quello che sarebbe potuto essere lo sviluppo della diffusione del coronavirus.

I dati, adesso, raccontano come stia emergendo una certa insicurezza nei cittadini ed una discesa della soddisfazione per come il governo Conte starebbe gestendo l'emergenza. "Le rilevazioni - ha detto Alessandra Ghisleri - che stiamo facendo continuamente rivelano che la paura è aumentata al 70% e la soddisfazione è scesa di 20 punti".

Ci sarebbe, inoltre, inquietudine all'interno del campione relativa alla possibilità che la mancanza di casi in altre regioni potrebbe dipendere da sanità meno efficienti rispetto a quelle lombarda, veneta o emiliana. Ci sarebbe addirittura chi sarebbe dubbioso rispetto alla possibilità che la discrepanza dei numeri tra le regioni potrebbe dipendere tra zone in cui i test vengono fatti con un meccanismo a catena ed altre dove non ci sarebbe la stessa possibilità o capacità.