Sergio Mattarella sarebbe pronto a sciogliere le Camere mandando tutti a nuove elezioni se il governo Conte dovesse cadere sul tema della prescrizione. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Stampa, infatti, il Capo dello Stato non sarebbe disponibile ad avallare la formazione di maggioranze alternative anche perché, si legge, l’inquilino del Colle dubiterebbe fortemente che le attuali forze politiche possano raggiungere un nuovo accordo per Palazzo Chigi.

Sullo sfondo del presunto sfogo di Mattarella si staglia il durissimo muro contro muro sul lodo prescrizione dei processi tra Italia Viva, il partito di Matteo Renzi, e il resto della maggioranza giallorossa.

I renziani minacciano a più riprese di staccare la spina all’esecutivo e il Premier cerca con affanno una soluzione.

Il quotidiano torinese è sicuro: ‘In caso di crisi si torna a votare’

“Esaurita la pazienza del Colle. In caso di crisi si torna a votare”. È questo l’inequivocabile titolo scelto dal quotidiano La Stampa per un retroscena pubblicato martedì 11 febbraio e firmato dalla prestigiosa penna di Ugo Magri. Il giornalista decide di svelare i particolari finora segreti dei numerosi tentativi compiuti nei Palazzi di “tirare per la giacca” Sergio Mattarella.

Magri apre il suo fondo con un paragone tra lui e Papa Francesco, entrambi a suo dire infastiditi dai continui e numerosi consigli non richiesti su come interpretare la dottrina cattolica o, in questo caso, la Costituzione italiana.

La ‘dottrina Mattarella’ sulla prescrizione

Insomma, Mattarella è un “arbitro” che non ha bisogno che forze politiche come Italia Viva o Forza Italia stiano lì a ricordarglielo costantemente. La realtà è che il Presidente della Repubblica sta tenendo d’occhio con molta attenzione lo scontro sulla prescrizione esploso nel governo, ma preferirebbe agire nell’ombra per non destare sospetti su una sua presunta partigianeria per una parte o per l’altra.

Secondo La Stampa, dunque, Sergio Mattarella avrebbe in mente una sua “dottrina” sul tema prescrizione. A partire dalla pretesa che le regole costituzionali vengano rispettate. No, dunque, all’utilizzo del decreto Milleproroghe o di un decreto legge per modificare la legge sulla prescrizione targata Alfonso Bonafede. Mentre prende sempre più quota l’ipotesi di un ‘normale’ disegno di legge.

Mattarella pronto a sciogliere le Camere in caso di crisi di governo

Le preoccupazioni di Sergio Mattarella sono però rivolte anche alla minaccia dei renziani di presentare una mozione di sfiducia individuale contro il Guardasigilli pentastellato. Ma se Matteo Renzi dovesse riuscire a far cadere il governo, questa la tesi de La Stampa, il Presidente “sarebbe pronto a sciogliere le Camere”.

L’inquilino del Colle avrebbe in mente di non rinviare il referendum sul taglio dei parlamentari, fissato per il 29 marzo, di adattare al volo la legge elettorale e di mandare, quindi, tutti a votare. Certo, conclude il quotidiano, Mattarella non sarebbe totalmente contrario ad una nuova maggioranza, ma i suoi dubbi sulla capacità delle attuali di forze politiche di metterla in piedi sembra quasi una certezza.