Matteo Salvini andrà a processo per il caso Gregoretti. Lo ha deciso il Senato della Repubblica con il voto di mercoledì 12 febbraio. Una decisione che sta provocando una sequenza infinita di commenti polemici. Tra questi, anche quello di Nicola Porro, il giornalista conduttore di Quarta Repubblica, il talk show in onda su Rete 4 il lunedì sera. Analizzando quanto accaduto a Palazzo Madama in un video pubblicato sul suo sito ufficiale, Porro critica pesantemente l’atteggiamento di tutte quelle forze politiche che hanno deciso di mandare a processo Salvini, ma punta il dito anche contro la stampa presunta liberale che invece lo avrebbe quasi abbandonato.

Fatto sta che, a suo parere, il processo contro il leader della Lega è una “barzelletta”.

Nicola Porro parla del processo a Salvini: ‘Penso si viva in una gigantesca barzelletta’

“Come era ampiamente prevedibile - dichiara Nicola Porro nel video pubblicato sul suo sito ufficiale - il Senato ha concesso l’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini. Il principio è, secondo i senatori, che Matteo Salvini, uno di loro, dovrà andare a processo per sequestro di persona di 131 persone, quando la nave Gregoretti è stata tenuta al largo . E quindi - prosegue il giornalista - secondo l’ipotesi del Tribunale dei Ministri, l’ex Ministro rischierebbe, con tutte le aggravanti, 12 anni di carcere. Io penso che noi si viva in una barzelletta, in una gigantesca barzelletta.

Ovviamente, come sempre quando si parla di Salvini, se uno prende la sua posizione non basta averlo criticato per le min… che ha fatto dal punto di vista economico”.

‘Se uno difende Salvini viene considerato un cretino di destra’

“Se uno difende, non Matteo Salvini, ma il principio al quale è legato questo processo, viene considerato un cretino di destra.

Ecco, voglio fare il cretino di destra, semplicemente il liberale - sbotta Nicola Porro attaccando alcuni colleghi - quello che non sono più Il Foglio, il Corriere della Sera se lo è mai stato, quello che non sono più tutti quei grandi opinionisti che sono garantisti soltanto quando si parla degli affari loro. Vi rendete conto di che cosa stiamo facendo in questo momento?

Se c’è un caso per cui l’autorizzazione a procedere non bisognava darla è nei confronti di un Ministro che ha semplicemente fatto quello che il Consiglio dei Ministri gli aveva permesso di fare in tutti i mesi precedenti. Se non condividete questa Politica cambiate Ministro dell’Interno - si rivolge agli ex alleati di Salvini - ma c’è sempre una scorciatoia che è quella di fot… il nemico per via giudiziaria grazie anche alla legge Severino”.

‘Anche Emma Bonino ha votato a favore del processo a Salvini’

“Mi stupisco di tante persone che fino a ieri difendevano Berlusconi per motivi molto simili, anzi, più gravi rispetto a quelli di Matteo Salvini - insiste Porro nel suo atto di accusa sul caso Gregoretti - ma le verginelle della libertà alla carta come quelle de Il Foglio non si rendono conto che questo sia un principio da difendere.

Anche la leader dei Radicali Bonino ha votato a favore, lei che aveva avuto il coraggio di opporsi a quello scempio chiamato Mani Pulite. Tra l’altro - conclude quindi il giornalista - le carte del processo andranno a finire al procuratore Zuccaro che aveva chiesto l’archiviazione di Salvini. Se questa cosa la vai a spiegare a Paperino lui non ci crederebbe. Il non detto di questa vicenda è che la politica pensa di vincere grazie all’aiuto esterno dei magistrati. Pensare di avere l’utilizzo della carta esterna per poter vincere le elezioni senza il consenso popolare è una min...”.