Sull’emergenza Coronavirus è intervenuta nelle scorse ore anche la procura di Lodi, provincia dove si è acceso il focolaio infettivo di Codogno. Con un comunicato ufficiale, i magistrati lombardi hanno reso noto di aver aperto un’indagine allo scopo di accertare se esistano responsabilità nella gestione ospedaliera del cosiddetto "paziente 1", l’uomo di 38 anni ora in rianimazione che avrebbe contagiato molte persone dopo essere stato dimesso dall’ospedale di Codogno prima di esservi ricoverato definitivamente. Indagine avviata d'ufficio dopo aver preso visione di “concordanti informazioni giornalistiche”, si legge nella nota, ma soprattutto dopo le “pubbliche dichiarazioni di un autorevolissimo esponente delle istituzioni”.

Chiaro riferimento al Premier Giuseppe Conte che, nei giorni scorsi, aveva puntato il dito proprio contro le procedure seguite dai medici lodigiani. Su di lui piovono le critiche del quotidiano Il Tempo e della giornalista Maria Giovanna Maglie che lo accusano, in pratica, di essere il responsabile di questa indagine.

Le dichiarazioni di Giuseppe Conte sul coronavirus: ‘Ospedale non avrebbe rispettato protocolli’

“Un ospedale non avrebbe rispettato i protocolli nazionali per fronteggiare l’emergenza coronavirus”. È questa la frase pronunciata dal Presidente del Consiglio che sta costando a Giuseppe Conte una serie di critiche, anche feroci. La procura di Lodi, secondo quanto traspare dalla sua nota ufficiale, avrebbe aperto un’inchiesta proprio sulla base di queste parole.

Secondo il procuratore Domenico Chiaro, l’indagine sarebbe stata “avviata d’ufficio”, secondo i termini di legge, dopo aver preso conoscenza di quelle che vengono definite “concordanti informazioni giornalistiche che evidenziavano ritardi od omissioni” nella gestione del paziente 1 e che avrebbero “trovato conferma nelle pubbliche dichiarazioni di un autorevolissimo esponente delle istituzioni”.

Inchiesta sul coronavirus: Maglie contro Conte

L’autorevolissimo esponente delle istituzioni in questione risulta essere proprio Giuseppe Conte il quale, ora, subisce gli attacchi di alcuni rappresentanti dei mass media non certo da considerare suoi ‘amici’. La prima a sparare ad alzo zero contro il Premier è Maria Giovanna Maglie.

La giornalista, volto noto dei talk show televisivi, pubblica un Tweet nella serata del 26 febbraio. “Sentivate la mancanza dei pm?”, si chiede retoricamente per poi darsi una risposta. “Ecco - chiosa la Maglie - la procura di Lodi ha aperto un’inchiesta sulle procedure (sul coronavirus ndr) adottate negli ospedali di Codogno, Casalpusterlengo e Lodi. Dovuta, hanno spiegato, dopo le dichiarazioni di un importante rappresentante delle istituzioni. Chi? - altra domanda retorica - Giuseppi”, dove per Giuseppi si intende Giuseppe Conte.

Il Tempo contro il Premier: ‘Conte pm del popolo’

Se la Maglie non la tocca piano nei confronti del Premier, non si dimostra più tenero Il Tempo.

Un pezzo del quotidiano diretto da Franco Bechis, firmato da Luigi Frasca, si intitola infatti ‘Conte pm del popolo, ha fatto indagare lui i medici’. Tanto per essere chiari, insomma, secondo Bechis e i suoi, Giuseppe Conte sarebbe il vero responsabile dell’inchiesta aperta dalla procura di Lodi sulla diffusione del coronavirus perché, con le sue dichiarazioni considerate fuori luogo, avrebbe di fatto costretto i magistrati a prendere l’iniziativa giudiziaria.