Potrebbe essere una nomina importante quella che ha fatto la neo presidente eletta della regione Calabria Jole Santelli, che ha scelto un militare tutto di un pezzo, che ha avuto la delega all'Ambiente come assessore regionale. D'altra parte questo settore lui lo ha conosciuto quando è stato comandante del Nucleo Operativo Ecologico. E' il colonnello Sergio Di Caprio, conosciuto in Italia come capitano Ultimo, che ha ricevuto dalle mani del capo dell'amministrazione regionale calabrese la nomina per occuparsi di un settore importante quanto delicato, viste le notizie provenienti da questa regione bellissima ma dove la mafia ha fatto, e fa tuttora, affari illeciti anche con i rifiuti.

Le parole della Santelli nella conferenza stampa di presentazione della nomina

Potrebbe essere una scelta intelligente qulla della governatrice calabrese, mettendo in risalto la difficile situazione dell'ambiente nella sua terra d'origine. Infatti nella conferenza stampa nella sala conferenze di Montecitorio, alla presenza di tanti giornalisti invitati per l'occasione, ha detto chiaramente della problematica sulla questione dei rifiuti. Addirittura ha usato la parola "crisi", per delineare l'effettiva emergenza che vivono i sindaci calabresi giorno per giorno. La governatrice ha idealizzato anche l'uso, una volta bonificata, dell'area ENI di Crotone, così come ha specificato l'importanza di avere tre parchi regionali, portatori di benessere e di visite turistiche una volta potenziali e messi a regime per coloro che hanno il desiderio di lavorare nel settore ambientale.

Oltre a ciò, anche la presenza di parchi marini, di oasi protette, del 40% di boschi nell'intera area regionale, ha reso sicuramente indiscusso il valore naturalistico di questa terra come di un volano sicuramente unico in Italia. Per questo la scelta del colonnello Di Caprio, uomo di esperienza e di integerrimi valori, è stata la migliore possibile fatta per l'interesse dei cittadini dell'intera regione.

Il Colonnello 'Ultimo' si è presentato ai giornalisti

Dopo le recenti polemiche sulla revoca della scorta decisa dai giudici, ecco il colonnello "Ultimo" pronto per un nuovo e affascinante compito adatto alle sua competenze. Questo militare dei carabinieri è balzato agli occhi della cronaca per aver arrestato il "capo dei capi", il boss corleonese Savatore "Totò" Riina, nell'ormai lontano 1993.

59 anni , è altrettanto noto per le sue posizioni intransigenti verso coloro che hanno deviato dall'applicazione integrale della giustizia. Da sempre impegnato nel settore ambientale, è stato vice comandante del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente a Roma, ha lavorato nel Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri (NOE), poi CCTA (Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente), come vice comandante. Dal maggio del 2018 sta ricoprendo l'incarico come direttore del Comando della biodiversità e dei parchi dei Carabinieri Forestali, occupandosi anche di ecomafie e di inchieste legate ai traffici illeciti di rifiuti pericolosi per la salute umana e per l'ambiente. Emozionato fino all'inverosimile, ha ringraziato l'onorevole Santelli per la sua nomina, e ha anche affermato che il suo incarico è essenzialmente di vigilanza e di tutela verso l'importante patrimonio ambientale regionale.

Sta aspettando il nulla osta dal Comando Generale dell'Arma per poter rendere operativo il suo nuovo incarico. Con questa nomina la governatrice calabrese ha voluto dare un chiarissimo segno di discontinuità rispetto alle ultime giunte regionali in carica rispetto a questo delicatissimo settore, dove sono state evidenziate delle forti criticità da risolvere in tempi abbastanza brevi. Dopo Costa, ecco dunque Di Caprio, che ha firmato, dopo la conferenza stampa, il decreto di nomina assessorile.