Vittorio Sgarbi non ha mai fatto mistero di nutrire poca stima nei confronti del Movimento 5 Stelle e del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. In una fase in cui a catalizzare l'attenzione mediatica è il Coronavirus, il deputato non manca di tornare ad esprimere dissenso nei confronti del partito grillino e di un presidente che, di fatto, ne è espressione. Lo fa sottolineando come il suo presenzialismo televisivo vada considerato un fenomeno negativo, al punto che renderebbe il primo ministro italiano degno della 'quarantena'.

Sgarbi su Conte: 'Presidente venuto dal nulla'

Quarantena è un termine con cui gli italiani hanno familiarizzato negli ultimi giorni che, considerato l'assenza di emergenze virali negli ultimi decenni, era andato in disuso. Oggi è uno strumento per limitare la diffusione di un coronavirus che si caratterizza per l'alto potenziale di contagio e diffusibilità. Proprio nei giorni scorsi Vittorio Sgarbi, in Parlamento, aveva negato che la situazione fosse così pericolosa così come qualcuno voleva descrivere. Addirittura in aula aveva messo in risalto il fatto che il decreto che si stava per mettere in atto sulla base dell'emergenza esistente sarebbe stato degno di una denuncia per procurato allarme.

Non a caso non aveva perso occasione per definire come tutto ciò fosse stato creato da Conte, etichettato come "presidente venuto dal nulla".

Coronavirus: Sgarbi parla di 'Movimento 5 Patacche'

Vittorio Sgarbi, nell'aprire il suo tweet sul coronavirus, usa un hashtag esemplificativo del suo pensiero #movimento5patacche.

Ennesimo sberleffo riservato a quanti gravitano attorno all'universo grillino. Tra loro c'è naturalmente il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, chiamato in Politica proprio dai pentastellati. Negli ultimi giorni si è assistito ad un intensificarsi della sua presenza in tv. Questo rappresenta, per Sgarbi, una scelta per la quale esprimere fermo dissenso.

"Il solo - ha ironizzato il deputato - che meriterebbe la quarantena, Conte, sta ogni giorno in Tv, come una qualsiasi soubrette, in cerca di consensi più che per dare informazioni, oscillando continuamente tra allarmismo e rassicurazione".

Non si tratta del primo attacco che Giuseppe Conte riceve per i suoi collegamenti con tanti programmi televisivi direttamente dalla sede della Protezione Civile. Nelle sue mire c'è probabilmente quella di rassicurare gli italiani, per alcuni si tratta di una scelta che, anche alla luce dello scenario, ha ulteriormente allarmato i cittadini. Sembra schierarsi in questo filone d'opinioni uno dei suoi più fervidi detrattori, ossia Vittorio Sgarbi.