Matteo Renzi invita la politica italiana a muoversi sul tema Coronavirus. All'insegna della parola chiave: 'Riapriamo'. In un'intervista ad 'Avvenire', l'ex Presidente del Consiglio sostiene che questo virus farà ancora male e non solo per settimane, ma per mesi. Tuttavia, secondo Renzi, occorre anche parlare di riaprire, perché per il leader di Italia Viva non si può aspettare che tutto passi. Se si resta chiusi la gente morirà di fame: per tale motivo occorrerà abituarci a convivere con il virus. L'invito di Renzi al Governo è quello di iniziare a ragionare nell'ottica delle riaperture.
Renzi: 'C'è angoscia, dolore e disorientamento per i tanti morti'
Renzi parla di un periodo di disorientamento, c'è angoscia. Dolore senza fine per le tante persone che muoiono. L'ex premier, però, ha anche un chiodo fisso: bisogna consentire che l'Italia si riprenda, e bisogna farlo adesso. Sono settimane che l'Italia è chiusa, adesso c'è gente che non ce la fa più. Non ha niente da mangiare, non ha soldi. In questo contesto non può vincere che la disperazione. Servono attenzioni e gradualità, occorre il rispetto della distanza ma bisogna riaprire.
Per Renzi se si rimane un altro mese in questa situazione, c'è il rischio di accendere la rivolta sociale, i canti di speranza diventeranno proteste disperate.
Per il leader di Italia Viva le fabbriche devono ripartire prima di Pasqua. Ma anche il resto, negozi, librerie, messe.
Renzi: 'Occorre riaprire anche le scuole, bisogna garantire gli esami ai ragazzi'
Il tema naturalmente è di quelli delicati e molto importanti. E le scuole devono riaprire? Per Renzi la risposta è sì. Bisogna ripartire.
Il leader di Italia Viva dice che la ministra Azzolina in Parlamento non è stata molto chiara sui tempi, ma anche qui occorre ripartire, bisogna garantire gli esami, no al 6 politico, i ragazzi hanno il diritto di essere valutati. E Renzi ipotizza anche la data del 4 maggio, almeno per gli studenti delle medie e delle superiori.
Tutti in classe mantenendo le distanze e dopo avere fatto un esame sierologico.
Renzi parla anche della sua famiglia dicendo che capisce bene la situazione visto che ha due nonne, una quasi di cento anni e l'altra di 90. Pensiamo anche a loro, tutti dobbiamo pensare ai nostri anziani che ora non possiamo abbracciare. Nel 'durante' di questa pandemia per Renzi bisogna fare così, non ci si può più dare la mano, non si starà più tutti vicini in pizzeria, al cinema e a teatro cambierà il modo di fruire lo spettacolo e si lavorerà sempre più da casa. È una vita diversa ma bisogna ripartire, perché l'alternativa a questa situazione è chiudersi in casa e morire, così chiude la sua analisi Renzi.