AIAV, l'Associazione Italiana Agenti di Viaggi, ha denunciato e querelato cinque delle più importanti testate giornalistiche italiane quali Il Giornale, Il Messaggero, Il Giorno, Libero e La Repubblica per aver procurato allarme sociale diffondendo notizie sul Coronavirus, lontane dalla realtà, con titoli di prima pagina inquietanti e catastrofici. Inoltre l'associazione ha diffidato il Codacons per aver divulgato messaggi che invitano i clienti a disdire i viaggi senza pagare alcuna penale.

AIAV querela cinque giornali italiani

AIAV è l’Associazione Italiana Agenti di Viaggi, vanta 1.600 agenzie associate in tutto il territorio italiano e 12 delegazioni regionali.

Interviene in aiuto dei propri soci per facilitare il lavoro quotidiano nel settore turistico e, per di più, offre assistenza sindacale, legale e fiscale.

In questi giorni l’Italia è al centro di un focolaio di coronavirus scoppiato a Codogno, in provincia di Lodi, dove è in corso anche un'inchiesta nella quale i magistrati vogliono vederci chiaro sul rispetto dei protocolli di sicurezza da parte dei medici intervenuti nei soccorsi dei primi pazienti. Nei giorni scorsi, sulle prime pagine dei giornali sono apparsi i primi titoli sulla diffusione del virus. Da subito si è generato un allarmismo ingiustificato e una corsa ad accaparrarsi quante più mascherine e detergenti disponibili. Fin da subito la Protezione Civile e il Ministero della Sanità hanno cercato di tranquillizzare la popolazione ma senza risultato.

Ad amplificare l'allarmismo pubblico, secondo il parere dell'AIAV, sono state cinque testate giornalistiche italiane: Il Giorno, Il Giornale, Il Messaggero, Libero e La Repubblica. I titoli catastrofici apparsi sui loro quotidiani e i contenuti presenti negli articoli avrebbero raccontato una situazione molto lontana dalla verità.

A tal proposito è partita l'iniziativa "Nonfarticontagiare" promossa dal movimento delle sardine con l’intenzione di portare avanti un “antidoto culturale” fondamentale per fronteggiare il panico mediatico che contamina la ragione. L'AIAV per tutelare i suoi iscritti, che nel frattempo si sono visti annullare le prenotazioni per paura di un contagio, ha dato mandato all'avvocato Golini di querelare i cinque giornali.

AIAV diffida a Codacons

AIAV oltre ai giornali ha inviato a Codacons una diffida invitando l’associazione a cessare immediatamente la diffusione di informazioni dove si chiede ai viaggiatori di annullare il loro viaggio di qualsiasi natura o la vacanza senza l’obbligo di pagare alcuna penale ma recando nel modulo come motivazione "apprensione per il diffondersi del coronavirus". In questi giorni, secondo quanto riferito da AIAV, molte agenzie hanno denunciato un proliferare di richieste di cancellazione viaggi allegando la modulistica fornita dal Codacons. Modulistica che a parere dell'agenzia purtroppo non ha alcuna valenza, poiché costruita su articoli di leggi non applicabili in un settore che dispone di proprie regole contenute nel Codice del Turismo.

Per l’AIAV, da parte del Codacons c’è soltanto la necessità di raccogliere tesserati senza fornire ai consumatori la verità dei fatti. La diffida è stata inviata all’Autorità Garante per stabilire un'eventuale scorrettezza nella pratica commerciale e al Ministero di Grazia e Giustizia per le adeguate valutazioni.

Codacons e le false informazioni

Il modulo di richiesta riguardante il rimborso dei voli del Codacons, stando a quanto riferisce ItaliaRimborso, non ha alcuna valenza perché la restituzione dei soldi non può avvenire rifacendosi all'articolo 1463 del Codice Civile. Secondo quanto disposto dalla Carta dei Diritti del Passeggero di Enac, le uniche spese che l'agenzia è tenuta a rimborsare al viaggiatore, qualora rinunciasse volontariamente alla partenza, sono quelle aeroportuali.

ItaliaRimborso fa sapere inoltre che il viaggiatore potrà richiedere il rimborso di tutto l'importo versato qualora fosse la compagnia aerea ad annullare il volo o più voli. In conclusione se il viaggiatore decidesse di non usufruire del volo per paura del contagio del virus, nulla gli è dovuto.