Una maxi sanatoria per i migranti irregolari presenti attualmente nel nostro Paese. È questo il contenuto dell’appello lanciato dal Progetto Melting Pot Europa. I fondatori di quello che viene descritto come un “progetto di comunicazione indipendente nato nel 1996”, invitano il Governo Conte dal loro sito internet a rendere regolari tutti gli immigrati clandestini che si trovano attualmente sul territorio nazionale. Vista l’impossibilità di censirli tutti, questa la tesi degli attivisti, l’unico modo per proteggere anche loro dalla diffusione del Coronavirus sarebbe proprio quello di ricorrere ad una sanatoria per poterli poi iscrivere tutti al Servizio Sanitario Nazionale.

Il progetto Melting Pot Europa nato nel 1996

Ma cos’è il Progetto Melting Pot Europa e chi sono i suoi membri? Per rispondere a questa domanda basta aprire il sito internet dell’associazione per leggere che si tratta di un “progetto di comunicazione indipendente nato nel 1996 e frutto dell’impegno collettivo di associazioni, esperti, avvocati, attivisti, giornalisti, fotografi, videomakers”. I nomi dei collaboratori del progetto sono perlopiù sconosciuti al grande pubblico, ma la loro proposta di sanatoria per i migranti irregolari rischia di sollevare un polverone di polemiche politiche.

L’appello alla sanatoria per i migranti irregolari

“Ai tempi del coronavirus”, si legge nell’appello del Progetto, è inevitabile che l’attenzione Politica e mediatica si sia concentrata esclusivamente su questa notizia epocale, trascurando tutto ciò che viene definito come “ordinaria amministrazione”.

Una situazione “in qualche modo inevitabile”, sottolineano gli estensori dell’appello. La cui prima conseguenza, però, sarebbe stata la “scomparsa dal dibattito pubblico della possibilità per il Governo di emanare un provvedimento di sanatoria dei migranti che soggiornano irregolarmente nel nostro Paese”.

L’attacco a Salvini e il sì alla sanatoria generalizzata

Secondo gli estensori dell’appello per la sanatoria dei migranti irregolari “il tema non può essere accantonato e rimandato a tempi migliori” ma, al contrario, assume una rilevanza e una urgenza ancora maggiore a causa dell’emergenza coronavirus. Il punto di partenza del loro ragionamento è la “evidente impossibilità di censire” i circa 7-800mila migranti senza documenti presenti attualmente sul territorio italiano.

Tutta colpa della legislazione adottata fino ad ora, come ad esempio la legge Bossi-Fini e quella che viene bollata come la “controriforma salviniana” che ha imposto una stretta sul rilascio dei permessi di soggiorno per motivi umanitari. Per concludere, vista l’impossibilità di censire i migranti irregolari, il Progetto Melting Pot Europa chiede a gran voce una sanatoria “generalizzata” per tutti loro “senza altro requisito ulteriore rispetto al mero dato fattuale della presenza in Italia”.