Il Sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, preoccupato per la mancanza di manodopera nell’agricoltura a causa della crisi economica e sanitaria, propone di utilizzare almeno 200mila lavoratori extracomunitari attraverso il varo di un nuovo decreto flussi. La replica Politica spetta al collega leghista di Chiuduno, paese poco distante dal capoluogo bergamasco, come noto una delle zone più colpite dall’epidemia. Stefano Locatelli critica la proposta di Gori ricordando che con la crisi economica in atto saranno gli italiani ad aver “bisogno di aiuto”. La polemica a distanza si verifica proprio nel giornata in cui si è celebrata con un minuto di silenzio la memoria delle migliaia di vittime degli ultimi giorni, volendo in questo modo manifestare la vicinanza delle istituzioni ai parenti dei defunti.

Inevitabili, ovviamente, anche le feroci polemiche social tra sostenitori e oppositori della proposta di Gori.

La proposta di Giorgio Gori: ‘Servono almeno 200mila lavoratori extracomunitari’

Prendendo come spunto alcuni dati forniti dal Centro Studi di Confagricoltura, che condivide sul suo profilo Twitter, il Sindaco Dem di Bergamo, Giorgio Gori, sposa la tesi che nei campi agricoli italiani ci sarà al più presto bisogno di 200mila lavoratori. “Nell’agricoltura italiana lavorano 400mila lavoratori stranieri regolari - spiega Gori nel suo tweet - il 36% del totale, la maggior parte dei quali rumeni. Quest’anno non arriveranno - ammonisce seccamente - Chi raccoglierà gli ortaggi e la frutta? - si chiede poi dandosi immediatamente una risposta - Servono almeno 200 mila lavoratori extracomunitari.

Serve subito un decreto flussi”.

Commenti social favorevoli e contrari

La proposta di Gori non suscita ovviamente reazioni unanimi sui social network.

“Perché solo extracomunitari? - si chiede qualcuno commentando il suo post - Perché i salari sono molto bassi? Quindi gli extracomunitari perché hanno minori pretese? Quindi servono schiavi? Come possiamo riassumere, anche con una sola parola, il concetto con cui vengono valutate le assunzioni della manodopera nell'agricoltura?”.

Ma non mancano nemmeno prese di posizione favorevoli al primo cittadino di Bergamo. “La Lega attualmente ha una gran bella base elettorale. Potremmo impiegarli nei campi i leghisti. Sarà Prima gli Italiani”, lo difende infatti qualcun altro puntando il dito contro gli attivisti del Carroccio.

Locatelli risponde a Gori: ‘C’è chi non capisce che ad aver bisogno di aiuto sono gli italiani’

Ed è proprio di un leghista, infatti, la prima risposta ‘ufficiale’ all’idea di Giorgio Gori di trovare almeno 200mila lavoratori extracomunitari da impiegare nel settore agricolo italiano. Si tratta del Sindaco di Chiuduno, paesino di meno di 6mila anime . Il suo nome è Stefano Locatelli, leghista e dal 2011 al comando del piccolo Municipio bergamasco.

“Superato questo momento tragico - Locatelli replica così a Gori dalla sua pagina Facebook - dopo questa crisi saranno tantissime le persone che avranno bisogno di trovare un lavoro: pensiamo a loro e impegniamoci a regolarizzare chi lavora in nero. Ancora una volta c’è chi non capisce che ad aver bisogno di aiuto sono gli italiani, compresi tanti stranieri in regola”.