La situazione dei migranti siriani sull'isola di Lesbo è complicata a causa dell'eccessivo sovraffollamento. E nelle ultime settimane sono stati ignorati gli appelli delle organizzazioni umanitarie a trasferire le moltissime persone dall'isola alla terraferma. Carlotta Sami, portavoce dell'Alto Commissariato Onu per i rifugiati, ha più volte ripetuto che tutti gli appelli per trasferire sulla terraferma queste persone sono stati ignorati.

E nell'udienza del mercoledì, tenutasi ieri 11 marzo presso la biblioteca apostolica, anche Papa Francesco ha invitato tutti quanti a non dimenticarsi della delicata situazione dei rifugiati e migranti siriani che stanno soffrendo molto al confine tra Grecia e Turchia e sull'isola di Lesbo.

Migranti: la difficile situazione a Lesbo

La situazione dei migranti presenti nell'isola è molto drammatica: sono presenti 20mila persone che vivono in condizioni igieniche piuttosto difficoltose, già denunciate finora dalle organizzazioni umanitarie internazionali. Secondo Carlotta Sami "l'Unhcr non ritiene che i richiedenti asilo possano essere considerati un rischio per la salute"

Sami aggiunge che la situazione è preoccupante per il sovraffollamento dell'isola e finora tutti gli appelli di trasferire le persone sulla terraferma, fatti nelle ultime settimane, sono stati ignorati. Un trasferimento dei migranti sulla terraferma, secondo lei, potrebbe invece essere fondamentale e potrebbe garantire "strutture dignitose" ai migranti.

Migranti, il Papa invita a non dimenticarsi dei siriani

Anche il Pontefice non dimentica la situazione dei migranti siriani e tema che l'attuale emergenza sanitaria a cui stiamo assistendo possa distogliere da quelle che sono le loro sofferenze: "Non vorrei che questa epidemia ci faccia dimenticare i poveri siriani che stanno soffrendo al limite di Grecia e Turchia".

E sottolinea come sia complessa la loro situazione, visto che "devono fuggire dalla fame, dalla guerra e dalle malattie.

Papa Francesco, al termine della catechesi tenuta ieri nella biblioteca apostolica, ha parlato dell'attuale emergenza sanitaria e si è rivolto a tutte quelle persone che stanno male in questi giorni, manifestando tutto il proprio affetto e la propria vicinanza.

E oltre a lanciare un appello agli ammalati ha voluto ringraziare di cuore tutto il personale sanitario, composto da medici, infermieri e volontari, che restano accanto ai sofferenti in questi momenti difficili.

Il grazie del pontefice poi va anche a tutti coloro "che pregano uniti in questo momento" a prescindere da quella che è la loro religione di appartenenza. "Grazie per gli sforzi", aggiunge Papa Francesco.