Si registra un altro impetuoso intervento di Vittorio Sgarbi n tema di Coronavirus. Questa volta a finire nel mirino del noto critico e politico il tema delle misure di sicurezza sanitaria da doversi attuare in carcere in tempi di coronavirus. In questa occasione Sgarbi, che è intervenuto ieri in Parlamento, si è scagliato contro il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per aver violato, a suo dire, le misure sanitarie anti - coronavirus all'interno delle carceri italiane. "Onorevole Ministro, onorevoli colleghi, il dilemma di questi giorni è tra due concetti fondamentali che riguardano la vita dei cittadini: la libertà e la salute - ha esordito l'ex deputato di Forza Italia - Abbiamo accettato di contenere la prima e adesso mi chiedo quindi come oltre al rischio della libertà per gli innocenti, possano stare in carcere i detenuti con custodia cautelare prima del primo grado.

Mi chiedo anche come possa vivere tranquillamente queste giornate il ministro Bonafede". Sgarbi ha addirittura accusato il Ministro della Giustizia di essere in piena flagranza di reato rispetto al decreto dei Consiglio dei Ministri relativo ad evitare le pubbliche aggregazioni.

Le misure del d.p.c.m.

Vittorio Sgarbi ha letto dal suo cellulare il testo del decreto: "Sono sospese manifestazioni, eventi e spettacoli svolti in ogni luogo sia pubblico che privato che comportino affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza interpersonale di sicurezza di almeno metro". Alla luce di ciò, il deputato si è domandato come sarebbe possibile che il ministro Alfonso Bonafede possa garantire una distanza di un metro in un carcere, in cui nella stessa cella ci sono tre, quattro o cinque detenuti: "Lei in questo momento è nel pieno della responsabilità morale e giuridica.

Lei è indagato: un giudice che abbia correttezza deve perseguirla perché lei è untore rispetto al rischio di morte che corrono quei carcerati" ha tuonato Sgarbi.

Vittorio Sgarbi aveva già parlato del problema delle carceri

Già nel corso della trasmissione 'Stasera Italia' del 21 marzo, condotta da Veronica Gentili su 'Rete 4', Sgarbi aveva riportato all'attenzione la proposta di scarcerare coloro i quali siano in galera con la misura di "carcere preventivo".

Per il critico d'arte questa rappresenta, infatti, la misura più anticostituzionale che esista. "Se c'è un poliziotto positivo al coronavirus, ad esempio, occorrerebbe mandare a casa, immediatamente tutti quelli che sono stati arrestati con un provvedimento cautelare prima del processo, persone innocenti". Così era intervenuto Sgarbi a favore di alcune categorie di detenuti: "È intollerabile che queste persone siano costrette a pagare con la vita. È un Parlamento di inetti, di incapaci".