Bernie Sanders, a causa dell'emergenza Coronavirus e dopo una serie di pressioni provenienti anche dall'interno del suo partito, ha deciso di rinunciare alla sua candidatura per le primarie del Partito Democratico. Infatti, Sanders nella sua comunicazione parla di una decisione dolorosa, ma lancia anche un messaggio di speranza per tutti i suoi sostenitori: “Oggi sospendo la mia campagna elettorale. Ma il mio impegno per la giustizia continua”.

Joe Biden, l'altro candidato per le primarie democratiche, che dopo il ritiro di Bernie Sanders sarà lo sfidante di Donald Trump nelle presidenziali di novembre, ha ringraziato il senatore del Vermont: “Conosco bene Bernie.

È un uomo perbene, un grande leader e una delle voci più potenti per il cambiamento nel nostro Paese”.

La rivoluzione politica del senatore del Vermont

Bernie Sanders, senatore del Vermont, si è da sempre definito socialista e ha cercato di imprimere una svolta radicale nell'agenda Politica del Partito Democratico a stelle e strisce. Nel 2016, dopo una durissima battaglia Stato per Stato, aveva perso la nomination contro Hillary Clinton. Ma il suo impegno politico è rimasto costante negli anni, riuscendo a mobilitare migliaia di americani in modo trasversale.

In questa nuova tornata di elezioni primarie, Bernie era sceso in campo contro 20 avversari e con l'appoggio di moltissimi giovani tra cui Alexandria Ocasio Cortez.

Nella prima fase della corsa alla nomination, il senatore del Vermont sembrava inarrestabile, con vittorie in New Hampshire e Nevada. Ma la fase discendente era arrivata con il Super Tuesday quando, nonostante il ritiro di molti candidati in lizza, Sanders veniva superato nei consensi in quasi tutti gli Stati da Joe Biden.

Anche in questo scenario di lockdown ieri si è votato, in una difficilissima situazione, in Wisconsin, e Biden (con ancora risultati non definitivi) è in vantaggio di 28 punti su Sanders.

Il Senatore del Vermont, preso atto della situazione, in un video dalla sua casa di Burlington ha cercato di mantenere acceso l'entusiasmo dei suoi fan: “È una scelta dolorosa, ma il movimento vive ancora”. Bernie Sanders, infatti, adesso avrà un ulteriore difficile compito: convincere la sua base a votare per Biden.

L'ex vice di Barack Obama

Joe Biden, 77 anni, è stato Vicepresidente durante l'amministrazione Barack Obama. Due sfide si delineano nel suo immediato futuro: dovrà conquistare il voto dei sostenitori di Sanders e riuscire a riportare alle urne l'elettorato di sinistra. Infatti, la percentuale di astensionismo delle sinistra fu una delle cause della sconfitta di Hillary Clinton nel 2016. Oggi, il Partito Democratico americano è più spostato a sinistra rispetto a quattro anni fa sui temi dell'assistenza sanitaria, l'istruzione gratuita, l'ambiente, le tasse per i ricchi. E, quindi, Joe Biden dovrà trovare una posizione efficace e condivisa su tutti questi temi.

Biden, tuttavia, vincendo in Mississippi, Virginia, Alabama, North e South Carolina ha dimostrato di riuscire a muovere il consenso della comunità afroamericana; questo rappresenta un suo fondamentale punto di forza in vista della competizione contro Trump nelle presidenziali di novembre.