Maurizio Belpietro, direttore de La Verità, ha espresso il suo punto di vista piuttosto critico nei confronti del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri. Il giornalista ha palesato il proprio pensiero tramite un post su Twitter che funge da introduzione all'editoriale che ha pubblicato sul giornale che dirige, La Verità.

Il direttore della testata milanese ha rivelato di nutrire scarsa fiducia nei confronti del premier e del responsabile del MEF, soprattutto nel caso in cui la ripresa economica post-Coronavirus dovesse essere finanziata ricorrendo anche all'impiego di risorse derivanti dai risparmi dei cittadini.

Si cercano risorse per la seconda battaglia contro il coronavirus

È ormai ben chiaro che il coronavirus abbia determinato una doppia emergenza: a quella sanitaria, infatti, si affianca la crisi economica che dovrà essere superata con un programma a lungo termine. Inoltre, al momento il nostro governo sta trovando la strada piuttosto sbarrata in Europa, dove la proposta degli eurobond è stata già rispedita al mittente dai paesi del Nord Europa.

Resta, invece, un'idea che fa discutere quella di attivare possibili linee di credito attraverso il Mes, ma in questo caso è la condizionalità a far storcere il naso a diversi Stati. Del resto, anche il viceministro dello Sviluppo Economico Stefano Buffagni, in un'intervista a Il Fatto Quotidiano, ha evidenziato come i cosiddetti "Falchi" dell'Ue punterebbero a indurre l'Italia ad utilizzare l'elevatissimo risparmio privato per sostenere il debito e finanziare la ripresa.

Belpietro sostiene che servono persone di cui ci si possa fidare

Si stanno valutando diverse opzioni per garantire la ripresa del Paese dopo l'emergenza sanitaria, e proprio su questo punto nelle ultime settimane si è animato il dibattito. Non è mancato, ad esempio, chi ha parlato di "patrimoniale", contributi di solidarietà o emissione di titoli ad hoc a livello nazionale.

Quel che è certo è che si tratta di una ratio su cui Maurizio Belpietro ha avuto modo di articolare un pensiero personale che manifesta un giudizio piuttosto tranciante relativamente a chi dovrebbe articolarne i meccanismi.

"I miei risparmi - ha detto il direttore de La Verità . non li affiderei mai né a Gualtieri né a Conte, perché sarei certo di non rivederli più".

Al contempo, però, il giornalista lombardo non ha ricacciato indietro l'ipotesi che chi può, tra gli italiani, possa essere chiamato in causa: "In altre parole - ha scritto su Twitter - se si vuole chiedere aiuto agli italiani, prima di tutto serve qualcuno di cui gli italiani si fidino".

A questo punto, non resta che attendere i prossimi aggiornamenti per capire quale sarà la linea che verrà adottata, anche perché si attendono risposte dall'Unione europea su altri sistemi di intervento.