Matteo Renzi torna alla carica affinché l'Italia possa riaprire. In una intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica dell'8 aprile, il leader di Italia Viva è tornato sulla sua battaglia per fare ripartire subito il paese dando una stoccata al Ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, che è stata protagonista in televisione, nel programma di Fabio Fazio, di un dibattito con il noto virologo Roberto Burioni. Per Renzi, Burioni ha fatto presente alla ministra che non spetta ai virologi prendere le decisioni politiche.

Renzi: col Covid-19 ci avremo a che fare fino a che non arriverà il vaccino, non possiamo stare anni chiusi in casa

Renzi ritiene che, con il Covid-19, ci si avrà a che fare per i prossimi due anni o, in ogni modo, fino a che non arriverà il vaccino. Quindi, per il leader di Italia Viva, non si può rimanere tutti chiusi in casa per due anni. Alla domanda dell'intervistatore, se tra un mese le condizioni saranno più favorevoli, Renzi si dice certo che non sarà più di adesso. Per Renzi l'onda di piena è passata, se si fosse vicini al contagio zero si potrebbe dire che stiamo chiusi ancora una settimana ma non è cosi. Perché, per l'ex premier, anche in quella situazione basterebbe anche un turista o un asintomatico per fare ripartire un focolaio.

E Renzi lancia un appello: 'Serve una strategia di ripartenza, e invito la Politica non i medici'. Per l'ex Presidente del Consiglio, in Italia si è passati da una situazione in cui si inviavano minacce di morte ai virologi sui vaccini alla situazione attuale in cui, qualcuno, ha intenzione di dare loro la delega per prendere tutte le decisioni.

Renzi sottolinea che Burioni, nella trasmissione di Fabio Fazio, ha dato una lezione di politica alla ministra dell'Istruzione Azzolina quando ha detto che il compito dei medici e dei virologi è dire come si contrasta il virus e di spiegare le condizioni in base alle quali possono essere riaperte le attività ma non quello di decidere quando.

'Io voglio una politica forte - spiega Renzi - che ascolta i medici ma poi decide'.

Renzi: bisogna ripartire altrimenti la recessione farà più danni del virus

Per Renzi un concetto è chiaro: se non si riparte la recessione che si avrà, farà danni ancora maggiori rispetto al virus. Ci si muove in un mare non noto ma, per Renzi, non si può vivere in un paese che va avanti con il reddito di cittadinanza visto che chi è in condizioni di mettere in sicurezza clienti e lavoratori deve poter riaprire con tutte le condizioni di sicurezza come guanti, mascherine e test sierologici.

Renzi poi torna in chiusura sul discorso scuole: se la decisione è quella di non riaprirle e andare a settembre, afferma il leader di Italia Viva, allora occorre mettere subito due miliardi e rifare le scuole.